Tante coppie arrivano ad intraprendere l’adozione per una scelta precisa, individuale, maturata nel tempo. Alcune sono convinte da subito, altre cercano conferme. Ecco perché, è importante raccontare, ascoltare e condividere le testimonianze delle coppie adottive.
Questa coppia, come tante altre, vuole condividere la storia del proprio viaggio per dare supporto a tutti quei genitori che sono ancora in cerca della loro meta. Siamo Beatrice e Cristiano, una coppia lombarda, e ci siamo conosciuti nel 2006.
Dopo 1 anno siamo andati a convivere e nel 2008 ci siamo sposati, ma abbiamo deciso di non cercare subito un figlio…volevamo goderci un po’ la vita da giovani sposini.
Gli anni intanto passavano e cresceva la voglia di diventare genitori. Abbiamo sempre pensato che avremmo voluto un figlio biologico ed uno adottivo, ma il figlio biologico non arrivava…chi lo sa, il destino!
La scelta adottiva è stata quindi molto naturale per noi. Dopo aver partecipato ad un corso sull’adozione, che abbiamo trovato davvero interessante ed “illuminante”, nel dicembre 2013 abbiamo presentato al Tribunale la domanda di adozione nazionale ed internazionale. Nel giugno 2014 abbiamo avuto il colloquio per l’idoneità che abbiamo ricevuto a gennaio 2015. Noi nel frattempo, per portarci avanti, abbiamo fatto diversi colloqui informativi in diversi enti.
La scelta dell’ente non è stata semplice, ce ne sono piaciuti alcuni, ed alla fine abbiamo dato mandato ad un’ente che operava in molti paesi. Abbiamo fatto con l’ente tutti i colloqui ed i corsi obbligatori e a maggio 2015 siamo stati abbinati alla Russia. Quello è stato il periodo più stressante di tutto il percorso…la preparazione dei documenti per la Russia è stata devastante!!! Il 1 luglio 2015, stremati, abbiamo consegnato la prima tranche di documenti e il dossier è stato spedito in Russia. A quel punto non ci restava che aspettare….
Ma i primi di agosto ci ha chiamati il Tribunale per una proposta di abbinamento di adozione nazionale. Il 19 agosto 2015 ci siamo recati in Tribunale e, con altre coppie, si è tenuto il colloquio per l’eventuale abbinamento. Si trattava di un bimbo di 4 mesi che era stato allontanato dalla madre. Ci hanno detto che ci avrebbero fatto sapere sia per il si che per il no. Noi intanto siamo partiti per le vacanze…speranzosi, ma con i piedi molto per terra.
I primi di settembre mi squilla il cellulare…numero di telefono del Tribunale…tremo…La signora al telefono mi dice che il 22 settembre siamo convocati per un’altra proposta di abbinamento, per un altro bambino…non capisco…noi aspettavamo un’altra risposta.
Il 22 settembre ci rechiamo di nuovo in Tribunale…con altre coppie.
Si tratta di un bimbo di 40 giorni di origini senegalesi non riconosciuto dalla madre, che si chiama Luca. Per il primo bimbo non ci avevano scelto.
Questa volta però i piedi erano piantati in terra un po’ meno…ci credevamo di più…due chiamate in 1 mese e mezzo…volevamo crederci.
Dopo 1 settimana esatta il Tribunale chiama mio marito per comunicare che ci avevano scelto per Luca.
Mio marito mi chiama e mi dice “Luca è nostro”…no va beh….non si può spiegare.
E dopo 3 giorni esatti dalla chiamata siamo andati in ospedale a prendere il nostro frugoletto…un mini ometto di poco più di 3Kg.
Non so perché siamo stati cosi fortunati….forse eravamo giovani…forse avevamo una buona relazione…o probabilmente doveva andare cosi. Luca doveva essere il nostro bimbo e noi i suoi genitori.
Ed ora non potremmo immaginare la vita senza il nostro super monello!!!
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