Luigi Passerino esce dalla logica del compromesso ed anticipa i criteri della futura giunta. Il suo impegno davanti agli elettori di Gaeta è articolato in progetti chiari e relizzabili, noti ormai da mesi e persone competenti per portarli a termine. Turismo e Cultura torneranno a giocare un ruolo chiave nello sviluppo della città di Gaeta.
“Evidentemente l’amministrazione comunale, confonde le politiche culturali e turistiche con i ‘grandi eventi’. Bene le luminarie, ma da rivedere quasi completamente e da reinserire in una politica turistica più ampia: chi arriva a Gaeta deve fruire pienamente di tutti i servizi essenziali, dall’acqua potabile alla viabilità. Di fatto in cinque anni a Gaeta non è esistita una politica turistica, semplicemente perché non è stato mai nominato un assessore al turismo. Ugualmente il ruolo dell’assessore alla cultura è stato progressivamente marginalizzato”.
Anche questa volta, come già avvenuto per la presentazione delle candidature, del programma e la raccolta delle firme, la “Coalizione della Città” esce allo scoperto per prima.
“Abbiamo deciso collegialmente, come sempre avviene nelle decisioni importanti della nostra Coalizione di rendere nota prima del 25 giugno la squadra che governerà per i prossimi 5 anni. Mi rendo conto che sia una cosa inusuale per un candidato Sindaco di Gaeta non aver bisogno di mescolare le carte e ricorrere a sotterfugi. Anche in questa fase finale la coalizione della città intende distinguersi per trasparenza”.
“Il nostro futuro delegato sta già lavorando per candidare Gaeta a capitale della cultura italiana. Intraprenderemo questo percorso insieme a tutti voi, a partire dal primo giorno in cui ci insedieremo come amministrazione comunale. Si tratta di una scelta ambiziosa ma realizzabile, considerando l’importanza di Gaeta nell’Italia Centro – Meridionale. La candidatura vera e propria è prevista infatti per il 2020. Tra gli elementi storici, culturali, paesaggistici, enogastronomici ed architettonici che devono essere messi a sistema ci sono il Palazzo della Gran Guardia ed il Palazzo della Cultura, che dovranno rispettare criteri di corretto utilizzo”.
Altrettanto importante sarà la delega al turismo. “Vogliamo scommettere nel ‘turismo esperienziale’, collegare ogni viaggio ad una forte motivazione. Anche in questo caso per varcare le frontiere delle nuove e vecchie tendenze abbiamo individuato una persona estremamente competente che ha maturato una lunga esperienza nel settore
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