In perfetta continuità con quanto fatto vedere durante la scorsa consiliatura, anche in questa le politiche di questa Amministrazione Comunale e l’edilizia popolare, risultano essere due rette parallele che non si incontreranno mai.
A Gaeta sono sempre più numerose le situazioni di povertà è disagio, che coinvolgono giovani ed anziani.
Sempre più spesso ci capita di sentire storie di pensionati minimi che non riescono ad arrivare a fine mese e di giovani, che si trovano praticamente in mezzo ad una strada, senza lavoro e con figli minori a carico.
Ci ha profondamente toccati la segnalazione di una cittadina che denuncia la situazione in cui si trovano sua nipote (35 anni) e la sua figlia minorenne, inserite praticamente in coda ad una lunga lista di attesa per poter ottenere una casa popolare.
Ovviamente non possiamo che indignarci per come questa amministrazione (e le precedenti) stia tacendo sul tema degli alloggi popolari, e, per come non abbia concretizzato soluzioni da offrire alle centinaia di famiglie gaetane in condizioni economiche disagiate.
Famiglie, intanto costrette a veder spendere i loro soldi per rotonde e marciapiedi in costoso, quanto inadatto, travertino bianco e male organizzate manifestazioni periodiche fluorescenti e illusionistiche, adattate esclusivamente per imbonire la massa (speriamo almeno ancor benestante, che ciecamente casca nel tranello elettorale), senza portare alcuno sviluppo.
Ancor più indignati rileviamo poi che “ben 8 alloggi popolari” sono stati ultimati dal 2012 ad oggi per fronteggiare l’emergenza di precari, pensionati e lavoratori (troppo spesso senza diritti) tutti costretti a pagare canoni di locazione fuori mercato, o in stato di morosità, o (purtroppo) costretti ad abbandonare Gaeta.
Occorrono certamente investimenti per la ristrutturazione di tutti gli immobili Ater già esistenti, ma urgentissimo è disporre di almeno altre 200 unità da concedere in affitto agevolato su base ISEE.
Unità immobiliari che non sono necessariamente tutte da costruire.
Evidenziamo, infatti, che a Gaeta i numerosissimi immobili demaniali abbandonati da decenni ed i beni confiscati alle mafie potrebbero essere destinati a civile abitazione e che tali interventi potrebbero essere finanziati con i fondi Europei destinati allo “Sviluppo urbano e programmazione europea 2014-2020”.
Purtroppo però per l’Amministrazione comunale le priorità sono altre (come la vendita di immobili a privati speculatori) e la mamma di 35 anni, di cui abbiamo parlato sopra, con sua figlia, dovranno attendere per veder garantito il loro diritto fondamentale alla casa!
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