È forse il santuario più suggestivo di Gaeta, soprattutto per via della sua incredibile posizione panoramica. Come ci si arriva.
Per raggiungere il santuario bisogna intraprendere un percorso a piedi, bello quasi quanto la metà finale. L’obiettivo del percorso è forse il santuario più evocativo e misterioso di Gaeta e dintorni, ma la strada per raggiungerlo ha comunque un grande fascino. Bisogna infatti immergersi nella natura e lasciarsi andare a una passeggiata che può essere interpretata come una vera e propria escursione, o un percorso di contemplazione.
Dopodiché, arrivati in cima, laddove sorge il santuario antichissimo di Gaeta è anche possibile godere di una vista spettacolare. Un panorama incantevole che abbraccia il Golfo di Gaeta, con la città vecchie e gli altri santuari importanti del territorio (tra cui quello di San Francesco, quello della Santissima Annunziata) e il castello, e poi il mare.
Ma dicevamo del percorso per raggiungere questo santuario immerso nella natura: si tratta di un itinerario complicato da affrontare? In realtà, no. Solo in alcuni tratti, la passeggiata diventa un po’ più impegnativa, per via di una salita e di alcune scalinate. Dal centro della città, bisogna camminare per una mezz’oretta. Le persone più lente o quelle più pigre dovrebbero cavarsela in un tre quarti d’ora.
Ma non c’è nulla di male nell’andare piano e soprattutto nel prevedere delle soste: tutto il percorso è premiato da stupendi scorsi panoramici, ed è dunque più che giustificato il prendersi una pausa per guardarsi intorno. E non c’è nemmeno bisogno di un’attrezzatura particolare. Servono solo delle scarpe comode. Quando la stagione è più umida, meglio invece dotarsi di scarpe da trekking, per non scivolare.
Il bellissimo santuario di Gaeta: perché visitare la Santissima Trinità alla Montagna Spaccata
Chiunque passi per Gaeta deve mettere in programma una visita a questo santuario. Parliamo della Santissima Trinità alla Montagna Spaccata, edificio di culto posto parte occidentale di Monte Orlando. Un santuario sorto nell’XI secolo su un costone roccioso del suggestivo monte caratterizzato da due fenditure verticali: la famosa Montagna Spaccata.
Secondo la leggenda, le fenditure si sarebbero create con un terremoto nel I secolo d.C., proprio nel giorno della crocifissione di Gesù Cristo. La fenditura più ampia è quella della Grotta del Turco, situata pochi passi a sinistra dall’ingresso del santuario (che un tempo era visitabile con una lunga scalinata che arrivava fino a mare). La seconda fenditura ospita la Cappella del Crocifisso edificata nel XVI secolo.
La chiesa della Santissima Trinità è in stile barocco ed è molto bella da un punto di vista architettonico. La vera meraviglia, anche a livello spirituale, si vide però all’esterno, dove si apre il panorama da un punto strategico eccezionale.