Stato di calamità naturale o evento eccezionale e attivazione Fondo di solidarietà Nazionale e Regionale della pesca e dell’acquacoltura: sono le richieste del Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a seguito degli eventi atmosferici di eccezionale intensità, abbattutisi sul Golfo di Gaeta nei giorni del 28 e 29 febbraio 2016. Eventi che hanno causato ingenti danni agli impianti di allevamento, alle attrezzature da pesca e alle strutture produttive ubicate all’interno della rada .
Gli operatori del settore hanno sottoposto la critica situazione all’attenzione del Sindaco Mitrano che, in qualità di portavoce delle loro istanze, ha richiesto, tramite una nota inviata al Ministero di riferimento e alla Regione Lazio Direzione regionale agricoltura e sviluppo rurale caccia e pesca, il riconoscimento dello stato di calamità naturale o evento eccezionale e l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale e regionale della pesca e dell’acquacoltura per le imprese operanti sul territorio del Comune di Gaeta, colpite da avversità atmosferiche di eccezionale intensità.
“Il Comune di Gaeta ed il Golfo di Gaeta – si legge nella missiva – nei giorni del 28 e 29 febbraio 2016, sono stati interessati da eventi atmosferici di eccezionale intensità, caratterizzati in particolare da venti, provenienti dal quadrante sud-est, di intensità variabile tra i 60 ed i 100 Km/h, che hanno arrecato ingenti danni alle imprese della pesca e dell’acquacoltura ivi operanti”.
Dopo aver precisato che lo stato di attenzione e di allerta meteo è stato opportunamente diramato, come descritto dalla Presidenza del Consiglio Dipartimento di Protezione Civile nell’Avviso di Condizioni meteorologiche avverse N. 16027 prot. N° DPC/RIA/10735 del 28/02/2016, il Primo Cittadino fa sapere agli organi di Governo di aver raccolto le istanze degli operatori del settore che ” hanno reclamato di aver subito in particolare imprevedibili e significativi danni agli impianti di allevamento, alle attrezzature da pesca e alle strutture produttive posizionate in mare all’interno della rada di Gaeta”.
In conclusione “Ai fini della determinazione dell’aiuto pubblico di competenza finalizzati alla ripresa economica e produttiva delle imprese per far fronte ai danni alla produzione e alle strutture produttive nel settore della pesca e dell’acquacoltura” il Sindaco Mitrano chiede “l’emissione di apposito Decreto con il quale l’evento sia riconosciuto come calamità naturale o evento eccezionale con contestuale attivazione del Fondo di solidarietà nazionale di cui al D. Lgs. 26 maggio 2004, n. 154 e Regionale della pesca e dell’acquacoltura per le imprese operanti sul territorio del Comune di Gaeta colpite dalle descritte avversità atmosferiche di eccezionale intensità”.
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