Il Partito della Rifondazione Comunista aderirà alle manifestazioni nazionali contro la guerra indette per il 16 gennaio dall’Assemblea Eurostop. Tale Piattaforma sociale con questa mobilitazione chiede:
– Il ritiro immediato delle truppe e l’annullamento di tutte le missioni militari italiane in scenari di guerra. La cancellazione dell’acquisto degli F35, del MUOS del programma Trident. L’eliminazione delle servitù militari nel territorio italiano. Il taglio radicale di tutte le spese militari e l’impedimento del commercio delle armi.
-La fine degli interventi militari e dell’ingerenza esterna, a favore invece di un confronto politico che porti ad un accordo tra tutti gli stati coinvolti nella guerra in Medio Oriente. L’Italia ripudi davvero la guerra e il neocolonialismo
-La fine della NATO, che non ha più alcuna giustificazione se non in una logica di guerra imperialista mondiale, e in ogni caso l’uscita dell’Italia da essa.
-La fine della politica coloniale d’Israele, la restituzione dei territori occupati a un stato libero di Palestina. L’autodeterminazione per il popolo curdo.
-Accoglienza e dignità per i rifugiati e i migranti, vittime delle guerre trasformati in “clandestini” e precari.
I 25 anni che ci separano dalla prima Guerra del Golfo, ossia dall’attacco all’Iraq del 1991, sono stati anni di guerra permanente con un escalation continua. In seguito alla dissoluzione dell’URSS, il tentativo da parte degli USA e della NATO di creare un nuovo ordine mondiale unipolare, basato sul liberismo economico e l’esportazione di guerre, ha dato vita a scontri sempre più gravi in cui il nostro Paese è coinvolto e ha alimentato direttamente ed indirettamente il terrorismo.
La lotta per la pace è quindi un fondamentale punto di partenza per mettere in discussione lo stato di cose presenti, dove la guerra oggi non è altro che il barbarico prolungamento delle ingiustizie sociali del capitalismo e del conflitto per l’accaparramento delle risorse naturali. E’ necessario rilanciare una larga mobilitazione di massa contro la guerra, di cui anche l’Isis è un prodotto, che si opponga alla militarizzazione dei nostri Paesi e sconfigga il clima di paura, lo sconforto e la passivizzazione sociale, il dilagare della xenofobia e più in generale delle lotte fra poveri volute dalle classi dominanti. La guerra imperialista è infatti essa stessa la principale causa dell’emigrazione e del terrorismo e comporta ulteriori tagli alle spese sociali e agli spazi di democrazia.
Sono questi e pure altri più specifici i motivi per cui il 16 gennaio anche il Circolo PRC “Mariano Mandolesi” di Gaeta sarà in piazza a Roma e invita così ad aderire gli altri partiti, sindacati, comitati e cittadini del sud pontino.
Ricordiamo infatti come pure il nostro territorio cittadino è soggetto a servitù militare nella fattispecie della Base militare USA, sede del comando della VI flotta americana. Questo rende l’intero golfo di Gaeta obiettivo sensibile in caso di attacchi ed attentati, oltre che sottoporci a gravissimi pericoli anche in condizioni normali a causa della stessa presenza e movimentazione di armamenti letali e sommergibili atomici. Tutti rischi che aumentano con il crescente clima bellico.
Noi non vogliamo essere complici di chi stermina popoli e mette a continuo rischio la vita di innocenti.
E’ per questo che chiediamo con forza:
Fuori L’Italia dalla NATO, fuori la BASE americana da Gaeta!!!
MANIFESTIAMO CONTRO LA GUERRA E LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA, PER I DIRITTI DEI POPOLI E PER LA DEMOCRAZIA.
SABATO 16 GENNAIO
ROMA: ORE 14.00 PIAZZA ESQUILINO
Circolo PRC “Mariano Mandolesi” Gaeta
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