Mare illegale nel Lazio, la situazione sul litorale pontino

goletta_verdeÈ senza appello l’esito dei monitoraggi di Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane: sui 24 campionamenti effettuati lungo i 329 chilometri del litorale laziale, ben 18 – cioè il 75% – presenta un’altissima concentrazione di inquinamento microbiologico.

Le acque analizzate dal laboratorio mobile di Legambiente hanno evidenziato la presenza di scarichi non depurati adeguatamente con presenze di valori di escherichia coli e enterococchi intestinali ben al di sopra dei valori limite per la balneazione indicati dal Decreto del Ministero della Salute del 30 marzo 2010, in particolare per i prelievi effettuati in prossimità di foci di fiumi, torrenti e canali. Per 13 dei 18 punti critici riscontrati, il giudizio è addirittura di “fortemente inquinato”.

Insomma, non solo non è stato fatto alcun passo avanti rispetto allo scorso anno, ma la situazione, se possibile, è addirittura peggiorata. Legambiente chiede quindi che Regione e amministrazioni comunali si attivino immediatamente per risolvere questo grave deficit depurativo e non compromettere ulteriormente la stagione estiva che è appena iniziata.

In provincia di Latina la situazione è al limite: fortemente inquinata l’acqua prelevata alla foce del torrente Vittoria a San Felice Circeo e del torrente Longato a Gaeta, nella norma quella prelevata nelle spiagge limitrofe. Inquinate le acque prelevate nella spiaggia di Gianola a Formia, presso Rio Santacroce, e a Marina di Minturno alla foce del fiume Garigliano, entro i limiti di legge, infine, gli inquinanti riscontrati a Terracina, presso la foce del canale Sisto, in località San Vito, e a Fondi, presso la foce canale Sant’Anastasia.

 

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