Di Gabriella Gelso.
La violenza sulle donne, oggi è un fenomeno, purtroppo, sempre più sviluppato, una problematica che porta al distorcersi della vita sociale, la quale, sta molto a cuore alla Signora Maria Rita Autiero, insegnante di scuola materna e presidentessa di un Associazione, attiva a Gaeta, che ha lo scopo di aiutare proprio le donne vittime di questa situazione. È nata ad ottobre prettamente per dare informazioni nelle scuole, l’idea è quella di creare un polo di genere scolastico di informazione per la prevenzione sulla violenza nei confronti delle donne e dei minori. La signora Autiero è stata intervistata a tal proposito, da Radio Onda Verde di Vibo Valentia, dove ha raccontato:” Purtroppo la donna in famiglia quando si trova ad avere problematiche familiari di tipo economico o disturbi di comportamento del partner, in quel caso con la questione climatica in alcune parti del nostro centro- sud, iniziano a manifestarsi problematiche di violenza familiare, di coppia intra domestiche. Nella vita a due, ognuno ha i propri ritmi, i propri impegni, ma quando inizia ad arrivare l’estate, si trovano a passare più tempo insieme e quindi iniziano a manifestarsi dei problemi veri, problemi di comunicazione, perché l’altro manifesta magari irritabilità e suscettibilità dovuta anche a situazioni lavorative e quindi tutto si va a riversare sulla donna che è accanto, essa rimane sola a sopportare e supportare le problematiche domestiche. A volte si trova a dover gestire anche le questioni riguardanti i propri figli, come l’educazione, le loro frequentazioni, insomma il loro futuro”. In molti casi sono proprio i figli che possono essere motivo di ulteriori conflitti, infatti Maria Rita spiega: “A volte il figlio viene manipolato dal genitore che è affetto da Narcisismo Patologico, in quanto la persona che gli è accanto deve diventare vittima sia del figlio che propria. In questo modo i figli diventano vittime invisibili nella violenza domestica”.
Alla luce di tutto ciò è importante il ruolo della legge che non riesce completamente a tutelare le donne difronte a questo fenomeno, sarebbe necessaria una revisione, una miglioria secondo la nostra protagonista: “A mio avviso è necessaria una riforma della legge a livello penale perché nei casi di violenza sulla donna, fra le mura domestiche, vi sono due tipi di violenze, quella fisica e quella psicologica. Quest’ultima è molto più subdola e non si può comprovare, infatti se la donna va dalla polizia per denunciare una violenza fisica e psicologica viene ritenuta pazza e le indicano che ha bisogno di cure psichiatriche. Ciò deve finire perché la donna non può essere considerata come sopra, solo perché nelle mura domestiche viene insultata verbalmente tutti i giorni e poi dopo non ci sono nemmeno testimoni che provano questo, oppure se il vicinato ascolta ha timore di testimoniare per non mettere in pericolo la propria persona”, ma l’omertà e l’indifferenza è la cosa più brutta! Detto ciò chiedo a gran voce all’Istituzione di riformulare la legge sulla violenza nei confronti delle donne, perché è da rivedere, alcuni passi sono da revisionare!”
Infine, indica come comportarsi a coloro che sono vittime di queste violenze:” Consiglio di rivolgersi a quest’associazione, la quale è anche provvista di uno sportello di ascolto con una psicologa e un avvocato, ma soprattutto perché in quest’associazione viene aiutata e sostenuta, alla donna basta un sorriso e una carezza per non sentirsi sola di fronte a questa questa problematica”.
Complimenti ad Anna Rita Autiero ed al suo impegno contro la violenza sulle donne, l’augurio è che il suo progetto possa essere sostenuto e crescere sempre di più, affinché nessuna donna sia più protagonista di qualsiasi forma di maltrattamento.