Nel primo pomeriggio di ieri la sala operativa della Capitaneria di porto di Gaeta è stata allertata dal comando di una nave cisterna di bandiera maltese, ancorata in rada a circa 3 miglia dalla costa, che richiedeva assistenza per un membro dell’equipaggio colto da malore.
Veniva, pertanto, attivata la procedura operativa prevista per simili casistiche, con il preliminare interessamento del CIRM (Centro Internazionale Radio Medico), organo preposto alla telemedicina per il personale della gente di mare, il quale, sulla scorta dei sintomi riferiti telefonicamente da bordo, effettuava una prima diagnosi e disponevano lo sbarco del marittimo verso il più vicino presidio sanitario.
L’evacuazione medica veniva effettuata dalla motovedetta SAR CP 856 della Capitaneria di porto di Gaeta, che, una volta raggiunta la nave ed affiancata la murata di dritta in corrispondenza del portello normalmente utilizzato per l’imbarco del pilota, riusciva a trasbordare in sicurezza il malcapitato nonostante le condizioni meteomarine non proprio ottimali e la presenza di moto ondoso.
Il marittimo, persona di sesso maschile e di nazionalità rumena, veniva trasportato a terra dalla motovedetta ed affidato alle cure dei medici del Servizio 118, prontamente allertato dalla sala operativa della Capitaneria di porto e, frattanto, giunto presso la banchina Caboto.
La disavventura occorsa al marinaio rumeno, quindi, si concludeva con il trasporto presso il nosocomio di Formia per le cure del caso.
L’intenso traffico di navi mercantili che scalano il porto di Gaeta, anche nel periodo ferragostano, ha fatto registrare, nei giorni immediatamente precedenti la festa dell’Assunta, altre situazioni che hanno richiesto il pronto intervento della Capitaneria di porto di Gaeta.
Merita un cenno l’attività del personale del NOIP (Nucleo Operativo di Pronto Intervento Portuale) della Capitaneria di porto di Gaeta che, durante le consuete ronde in porto notava una nave, di bandiera panamense, in procinto di salpare dalla banchina Cicconardi ma, a prima vista, sbandata in maniera anomala su un lato.
Avviate le procedure del caso ed allertati tutti gli operatori portuali interessati, si provvedeva, in coordinamento con il Servizio Port State Control della Direzione marittima di Civitavecchia, a disporre una visita di sicurezza della nave.
L’ispezione, con il coinvolgimento anche dell’ente tecnico, rileva alcuni errori del bordo nella caricazione della nave, che venivano corretti mediante il fardaggio del carico, pratica atta ad eliminare gli spazi che possono crearsi tra il carico stesso e le pareti delle stive, molto pericolosi perché causa di spostamenti della merce che, di conseguenza, possono far sbandare la nave.
Una volta risolta la problematica, quindi, la nave poteva partire alla volta di Cipro.
Simili interventi, condotti dai militari della Capitaneria di porto in possesso di abilitazioni specialistiche, sono finalizzati a sventare sul nascere possibili criticità che metterebbero a rischio la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e, non ultimo, l’integrità dell’ambiente marino.