Era il 3 di dicembre 2015, oramai son trascorsi più di tre mesi dal giorno in cui una rappresentanza nazionale dell’Associazione Caponnetto nella persona del suo Segretario Nazionale, venne a Santi Cosma e Damiano. Chiamata dal locale Meetup sancosimese, per rendersi conto della gravità della situazione criminale esistente sul territorio dell’estremo sud pontino e, soprattutto, per proporre all’Amministrazione dei santi medici la costituzione di un Osservatorio Comunale contro la criminalità composto così come suggerito dalla stessa Associazione antimafia “Antonino Caponnetto”.L’incontro fu allora interlocutorio in quanto l’assessore, nonché vice sindaco Sig. Petruccelli Vincenzo, con il quale ci incontrammo, insieme ai rappresentanti dell’Associazione antimafia, si riservò di parlarne sia con la giunta comunale, sia con il Prefetto di Latina.
Non abbiamo avuto più alcuna risposta e ciò rappresenta la dimostrazione più evidente della scarsa considerazione, al di là delle dichiarazioni di rito, che le Autorità sancosimesi e pontine hanno del problema drammatico della presenza mafiosa sul nostro territorio.
Non sono bastati i ripetuti ed inquietanti attentati intimidatori ai danni di nostri concittadini e di imprese a scuotere le coscienze di lor signori.
Anche le indagini svolte finora dai presidi locali e pontini a seguito dei numerosi attentati che si verificano da anni in qua non hanno finora portato ad alcun risultato.
A questo punto i cittadini di Santi Cosma e Damiano si stanno ponendo lecite domande:
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