«Un polo comunale per la disabilità Intellettiva ed il disturbo autistico». È la risposta del candidato a Sindaco Vincenzo Fedele contro l’isolamento di chi soffre dei Disturbi dello Spettro Autistico. «In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, individuata il 2 aprile con una risoluzione dell’Onu allo scopo di promuovere la conoscenza di questa disabilità – ha spiegato Vincenzo Fedele – ho scelto di presentare il progetto sostenuto dalla mia squadra, dedicato in particolar modo alle persone e soprattutto ai famigliari di chi ogni giorno combatte contro il muro dell’autismo. Attraverso l’individuazione di una struttura comunale, abbiamo come obiettivo quello di creare un Polo dove inserire personale qualificato, opportunamente formato e abilitato, per l’assistenza a persone con patologie psicofisiche. Personale che sarà impegnato anche negli istituti scolastici del territorio comunale attraverso una convenzione che intenderemo sottoscrivere con i dirigenti scolastici. Come già abbiamo avuto modo di spiegare – ha aggiunto Vincenzo Fedele – al mondo scolastico affiancheremo anche il mondo dello sport, attraverso percorsi abilitativi ed educativi extracurriculari ad hoc, dove i soggetti autistici potranno trovare una dimensione sempre più integrata».
Il Polo comunale per la Disabilità e il relativo programma di formazione degli educatori aspetta ora solo di essere attuato. Il progetto, infatti, è stato già sviluppato dalle tre candidate al Consiglio Comunale di Minturno, Stella Zamprotta, Valeria Beneduce e Norwena Morselli, che hanno lavorato in questi mesi in stretta sinergia con Marianna Tallerini da anni impegnata sul territorio contro lo “stigma sociale” dell’autismo. Al loro lavoro si affianca anche il prezioso contributo di Claudia Sirignano, campionessa mondiale nel 2013 ai World Master Games di Torino per la disciplina del Taekwondo, anche lei scesa in campo a sostegno della candidatura a Sindaco di Vincenzo Fedele. Grazie a questa particolare arte marziale, la campionessa è riuscita a dare un’opportunità a diversi ragazzi autistici: «Dalla mia esperienza – ha spiegato Claudia Sirignano – ho imparato che un bambino può scoprire la propria autostima e crescere bene se accanto a sé ha figure affettive di riferimento che credano veramente in lui, entrando in un canale di dialogo ed interazione. Ciò che un maestro attento può fare è mostrare fiducia, offrire sostegno, dare segni di gioia per l’impegno e per i miglioramenti. Noi crediamo che questo percorso possa essere realizzato anche in una dimensione più ampia, offrendo al territorio un servizio qualificato e in particolare gratuito per le famiglie di questi nostri bambini ‘speciali’».
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