La fantasia dell’assessore al bilancio raggiunge ha raggiunto vette indescrivibili, con la complicità della giunta e nel silenzio colpevole del presidente del consiglio comunale che continua a consentire lo scippo delle competenze dell’assise civica. Ricordi ai nostri amministratori che l’art. 175 del Tuel prevede che l’assestamento di bilancio sia di esclusiva competenza del consiglio comunale. Ebbene, a Minturno invece l’assestamento lo approva la giunta, nonostante il parere negativo del Collegio dei Revisori dei Conti, i quali chiaramente scrivono che non sono garantiti gli equilibri di bilancio dell’Ente, in quanto ancora non gli è pervenuto l’elenco totale della massa passiva che grava sul Comune.
Eppure sono due anni che chiediamo di fare il punto sul totale dei debiti fuori bilancio per poter predisporre un piano di ammortamento triennale come previsto dalla legge. La domanda è: perché l’amministrazione ha deciso di procedere a strappi, cercando con ogni escamotage di impedire al consiglio di esaminare e discutere ogni fattispecie di debito?
La risposta può essere una soltanto: questi debiti provengono dal recente passato amministrativo dell’Ente, per cui discuterne in consiglio significa fare piena luce su quanto accaduto negli ultimi 20 anni e quindi individuare responsabilità sui debiti ancora oggi pendenti.
Caso emblematico è quello relativo ai compensi dei tecnici istruttori dei condoni il cui capitolo è sparito dal documento contabile.
Chiediamo per l’ennesima volta di fare chiarezza sulla situazione economica del Comune di Minturno e di portare all’attenzione dei consiglieri comunali i debiti contratti dall’Ente.