Dopo la designazione di Gerardo Stefanelli a candidato sindaco di Minturno, nell’ambito del PD, dove l’ex UDC oggi si colloca, si registra qualche malcontento che l’ex capogruppo consiliare Mimma Nuzzo ha affidato a un comunicato di seguito riportato nella sua interezza. “Non pensavo –esordisce la dissenziente- di dover intervenire per chiarire alcuni punti del comunicato del coordinatore del circolo locale del Partito Democratico, ma la verità dei fatti me lo impone. Domenica, 18 ottobre, c’è stata un’assemblea di circolo per definire le modalità di designazione del candidato a Sindaco del PD. Doveva essere presente il Segretario Provinciale Salvatore La Penna, a suo dire impossibilitato a partecipare per motivi di salute. Tra l’altro, lo stesso aveva espresso seri dubbi sulla regolarità di convocazione dell’assemblea, ma non ha ritenuto di rettificare le inesattezze con un comunicato agli iscritti. Inizialmente erano presenti una ventina di persone, numero che è andato via via assottigliandosi; presente anche, non si sa a che titolo e da chi invitato, un curatore di un blog locale. La mia posizione era quella di definire la candidatura a Sindaco attraverso lo strumento democratico delle primarie aperte ai cittadini elettori. Ritenevo e ritengo che tale modalità avrebbe reso più forte sia l’immagine del candidato alla fine designato che lo stesso partito: questo se in un clima di festa e di onestà intellettuale. La maggioranza dei presenti ha ritenuto, tuttavia, di indicare il candidato con decisione dell’assemblea interna. Nel rispetto delle decisioni della maggioranza, come è mio costume, pur dissentendo, ne avrei accettato l’esito. Da quanto detto emerge in maniera chiara la mia contrarietà come quella di altri. Pertanto la candidatura a Sindaco di Gerardo Stefanelli deve intendersi assunta a maggioranza di una sparuta assemblea e non all’unanimità. Tra l’altro, al momento della proposta e della conseguente votazione, insieme ad altri, non risultavo presente, cosa che non è stata riportata sulla stampa locale. Avevo, però, specificato che qualsiasi decisione contraria alla mia proposta non avrebbe trovato il mio consenso. Del resto, mi risulta ci sia stata anche qualche astensione. Ovviamente chiederò verbale della seduta. Posso aggiungere di essermi sempre impegnata a sostegno dei valori di base del mio partito, che l’essere donna non mi ha avvantaggiato e che, due volte candidata, due volte sono stata eletta. Nell’augurare buon lavoro e buona fortuna a Gerardo Stefanelli e al mio partito, tengo a precisare che, per storia personale e familiare, le mie radici affondano nella storia della sinistra del nostro territorio. E tali –conclude l’ex capogruppo – continueranno a essere”.
Orazio Ruggieri