Una storia infinita quella della raccolta dei rifiuti nel Comune di Minturno: una storia costellata da tanti episodi che testimoniano l’incapacità, la sciatteria, la leggerezza con cui l’amministrazione ha approcciato a tale problematica, a cui si è aggiunta, negli ultimi giorni, l’ultima amara sorpresa della decisione dell’Anac che ha dichiarato non idonea la stazione appaltante a cui avevano aderito altri 1500 Comuni.
Apprendiamo dalla stampa, alcune dichiarazioni dell’Assessore all’Igiene che paventano un’ulteriore rinvio del bando di gara a dopo la stagione estiva: al riguardo, sento il dovere di rivolgere un ulteriore disperato invito all’Amministrazione comunale, affinché questo ennesimo rinvio sia l’occasione per rivedere in maniera radicale alcuni aspetti controversi del Capitolato di appalto che è in gestazione da oramai tre anni.
Nello specifico ritengo che debba riconsiderarsi l’idea, da me sempre sostenuta con forza, di realizzare immediatamente un’isola ecologica di proprietà del Comune, così da predisporre un sito operativo dotato di tutte le attrezzature necessarie per ospitare i lavoratori e i mezzi che saranno impiegati dalla ditta che vincerà la gara: d’altronde, ancora pochi giorni addietro, gli stessi operai lamentavano la mancanza dei più elementari servizi necessari all’igiene personale presso l’ennesimo sito provvisorio scelto dal gestore.
Analogamente credo che in questi mesi si possa rivedere meglio l’organizzazione futura del servizio di raccolta porta a porta, attraverso la realizzazione di un più approfondito studio del territorio comunale, che consenta di progettare un servizio di raccolta dei rifiuti più adeguato alla eterogenea conformazione demografica del nostro Comune.
Insomma, se dobbiamo aspettare altri 4 mesi, conviene utilizzare il tempo per definire meglio il progetto per la gestione definitiva del servizio rifiuti: in questo modo eviteremo di avere, in futuro, gli stessi problemi che hanno caratterizzato le gestioni passate e che, di fatto, rendevano il Comune inadempiente in partenza e quindi impossibilitato a far valere le inadempienze delle ditte private che si sono alternate nella gestione del servizio.
Proprio in questi giorni ricorre il terzo anniversario dell’elezione di Paolo Graziano a Sindaco, e possiamo tranquillamente affermare che il progetto politico e amministrativo che Graziano rappresenta è fallito su tutti i fronti: non resta che sperare nella immediata liberazione della città da un gruppo di amministratori inefficienti e incompetenti.
Gerardo Stefanelli
Consigliere Comunale del Partito Democratico di Minturno