Un’amministrazione disinteressata a dare un servizio dignitoso ai cittadini. E’ questa l’amministrazione del sindaco Paolo Graziano che ad oggi non è stata capace di risolvere il problema dei rifiuti. Anzi, l’ha peggiorato. In tre anni, questa amministrazione è stata capace di creare due contenziosi con due ditte, Ego Eco e Asa, con richieste di risarcimento per un totale di 7.600.000 euro. Ad oggi non ha utilizzato il finanziamento di 400.000 euro della Provincia di Latina. Per non parlare della percentuale di raccolta differenziata che rasenta lo zero, aumentando però del 37% le bollette dei cittadini per un servizio la cui qualità è ancora molto lontano dagli standard degli altri Comuni. Nel frattempo, spendiamo circa un milione di euro in più per lo smaltimento dei rifiuti, che potrebbero essere evitati con due semplici mosse: la prima, togliere tutto l’organico all’interno dei rifiuti e in questo caso rileviamo che i cassonetti dell’organico non sono presenti; la seconda, evitare di andare a smaltire a 140 euro a tonnellata a Colfelice, togliendo l’organico e usufruendo dell’impianto di Castelforte ad un costo di 99 euro a tonnellata. Tralasciando il costo del carburante che incide per circa 10mila euro al mese. I soldi risparmiati potrebbero essere utilizzati per far fare alla stessa ditta altri servizi, come lo sfalcio completo del verde pubblico, la pulizia costante dell’arenile e via dicendo che non sono compresi nell’appalto.
Stendiamo un velo pietoso sulle infrastrutture per la raccolta differenziata. Di due isole ecologiche una, quella di Recillo, oggetto di lavori di somma urgenza terminati più di un anno fa, non è stata ancora aperta; l’altra, quella ai Parchi, grande sogno di Paolo Graziano, non ha copertura economica e non ha una convenzione regolare con il Consorzio Industriale Sud Pontino. Non sappiamo nemmeno se l’ex deposito Asia, oggi chiuso, sia per l’amministrazione comunale una postazione strategica. Quel che è certo è che il Comune paga un affitto mensile alla curatela fallimentare per non utilizzare l’area. Però vediamo che l’assessore al ramo propina chiacchiere sulla stampa ma senza portare a supporto documenti amministrativi su cosa voglia fare. Si è sempre data la colpa ai cittadini o alle aziende che si sono succedute, quando queste, in realtà, non avevano un interlocutore con cui confrontarsi. Per non parlare poi di un bando per la gestione definitiva che, dopo essere stato per un anno nei cassetti del Comune, viene approvato a fine anno ma ancora non è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a causa della mancanza di poche migliaia di euro, mentre per i soliti noti i soldi in bilancio si trovano sempre. Questo dimostra un’incompetenza organizzativa e amministrativa che viene scaricata ancora una volta sulle tasche dei cittadini.
Gerardo Stefanelli
Consigliere comunale Partito Democratico di Minturno