“Due anni di errori, omissioni, bugie, e sciatteria amministrativa e politica, la fotografia di un’amministrazione incompetente e inconcludente: la città è stanca, è ora di voltare pagina”.
Lo dichiara il capogruppo di Minturno Cambia, Gerardo Stefanelli.
“Apprendiamo dagli organi di informazione – continua Stefanelli – che l’ASA, la ditta che da dieci mesi gestisce la raccolta dei rifiuti a Minturno, ha presentato un dossier contenente una serie di documenti che confermerebbero quanto da noi detto e scritto in interrogazioni, interventi sulla stampa, e sui social network negli ultimi due anni circa le responsabilità dell’Amministrazione Graziano sul disastro dei rifiuti minturnesi.
Un dossier inquietante, che dimostra la sciatteria politico-amministrativa di questa maggioranza che è riuscita nell’ardua impresa di peggiorare un servizio di gestione dei rifiuti già conosciuto negativamente in tutto il territorio provinciale e di renderlo ancora più caro per le tasche dei cittadini.
Davanti a queste accuse gravissime siamo costretti a rinnovare l’invito al Presidente del Consiglio di convocare immediatamente un’assise monotematica sulla vicenda rifiuti: per fare luce su quanto avvenuto, su quanto sta avvenendo, per assumerne le relative responsabilità, e per chiarire cosa succederà nelle prossime settimane. Dal 24 maggio, infatti, a quanto sembra, l’Asa sarà sostituita da una nuova ditta, che sarà chiamata ad operare nelle stesse condizioni di chi l’ha preceduta: a questo punto ci sembra doveroso capire PRIMA come si affronterà il servizio durante l’Estate e con QUALI costi per i cittadini. Credo sia il caso che ognuno si assuma le proprie responsabilità con chiarezza e onestà nei confronti della gente, al di là di rassicuranti affermazioni dei singoli assessori e consiglieri.
In tutto questo, infatti, nessuno ha il coraggio di dire ai cittadini che saranno chiamati a sopportare un ulteriore salasso sulle bollette dei rifiuti: basti pensare che in base ai costi del servizio indicati dall’ASA si avrà un aumento del 25% solo per il costo mensile della raccolta, a cui aggiungere il maggior costo del trattamento dei rifiuti indifferenziati. E ancora non si capisce come saranno coperti i maggiori costi sostenuti per il servizio di raccolta effettuato nei mesi del 2013; costi che avrebbero dovuto essere inseriti nella Tares 2013 e che invece non hanno trovato ad oggi alcuna copertura in bilancio. Prendiamo atto che, dopo ben due anni di amministrazione, non siamo ancora riusciti a fare un passo piccolo piccolo verso la strada di una normalizzazione ambientale: la legge prevede che si possa assegnare un servizio a gestione provvisoria o in proroga solo nel caso in cui siano state avviate le procedure per una assegnazione definitiva. Dopo 24 mesi di amministrazione graziano non un solo atto di gara è stato predisposto, adottato e pubblicato dal Comune di Minturno né è stata mai avviata una pur semplice iniziativa di educazione ambientale: e si ha ancora il coraggio e la faccia tosta di chiedere pazienza ai cittadini.
In tutta questa vicenda, grande è il rammarico personale: rammarico perché a nulla sono valsi gli appelli pubblici e privati rivolti al Sindaco, agli Assessori ma anche a tutti i consiglieri di maggioranza a cui, nel corso del consiglio comunale del 22 luglio 2013, fu consegnata un’ampia relazione realizzata dal sottoscritto in cui si mettevano in luce gli errori gravissimi in fase di predisposizione della gara provvisoria (disponibilità centro ecologico ex Asia e numero di dipendenti impiegati) e le conseguenze che ne sarebbero derivate. Nessuno ha voluto minimamente prendere in considerazione gli appelli rivolti dalle minoranze a testimonianza di una chiusura mentale e politica che è causa dell’isolamento a cui si è condannata la maggioranza di Graziano.
Infine, una parola ci sentiamo di spenderla anche per evidenziare quanto siano irriguardosi ed offensivi, qualora confermati, i giudizi lapidari pronunciati da dipendenti e amministratori nei confronti dell’operato del comando di polizia municipale, a testimonianza di un quadro desolante dei rapporti tra colleghi e tra amministratori e dipendenti comunali.
Si è toccato il fondo: forse per rispetto dei cittadini è veramente venuto il momento di andare tutti a casa.”
Gerardo Stefanelli
Rappresentante consiliare del Movimento Minturno Cambia