Minturno, Stefanelli: “Protocollo informatico e monitoraggio sugli atti amministrativi non sono più rinviabili”

L’attivazione del protocollo informatico e il monitoraggio semestrale sugli atti amministrativi non sono più rinviabili. Senza queste due azioni, l’attività amministrativa non rientrerà mai nei canoni della legalità e della correttezza.

Il protocollo informatico, infatti, è lo strumento con cui dare certezza legale della data e dell’ora in cui vengono realizzati atti e viene registrata la corrispondenza, da e per, gli uffici comunali. E’ facilmente intuitivo quindi che questo rappresenta lo strumento essenziale per assicurare la legalità dell’agire amministrativo. Tra l’altro è uno strumento obbligatorio per tutti gli Enti pubblici da ben 3 anni! Occorre, poi, realizzare il monitoraggio sugli atti amministrativi che deve essere compiuto semestralmente dal responsabile trasparenza e anticorruzione per verificare (in particolari nei settori a rischio) la correttezza degli atti e dei procedimenti.

Ad oggi, ad inizio ottobre, ci risulta che esso non sia stato nemmeno avviato contravvenendo quindi ad una delle nome fondamentali per il controllo sull’attività degli uffici. L’amministrazione non ha capito, forse, che il mancato adempimento comporta delle responsabilità immediate sia dal punto di vista economico, che disciplinare. Tutto ciò si aggiunge alle segnalazioni che il Presidente dell’Anac ha inviato fa diffidando agli adempimenti entro il 15 settembre. Ad oggi, molte di quelle prescrizioni sono a Minturno ancora inadempiute: ad esempio si continua ad affidare beni pubblici e contributi o sussidi economico in mancanza di un qualsiasi regolamento che indichi criteri prestabiliti ed oggettivi.

Non è difficile capire i motivi della noncuranza della Giunta nei confronti di questi obblighi di legge: adempiere, significherebbe limitare la discrezionalità con cui si assegnano ad libitum immobili comunali e aiuti a comitati o associazioni politicamente ‘vicine’ a questo o quel consigliere o Assessore. Niente di nuovo per carità, e niente di cui stupirsi. Ma almeno si aprisse anche un’operatività su temi di carattere e interesse generale.

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