“Il più grande investimento che possiamo fare nei prossimi tre anni è quello sul nostro senso di responsabilità individuale e collettiva. Soltanto con la collaborazione fattiva di tutta la comunità minturnese potremo superare questo momento di stallo e tornare a immaginare una città migliore, che è quello che ci meritiamo”. È il pensiero di Gerardo Stefanelli, candidato a sindaco alle prossime amministrative minturnesi, in relazione agli ingenti buchi di bilancio dell’ente comunale lasciati dalle scorse amministrazioni.“Gli ammanchi in cui versa il Comune sono frutto di una cattiva gestione che ha ridotto la città in una condizione di degrado e regressione. Minturno deve rinascere – continua Stefanelli – e da sindaco cercherò di restituire alla città la dignità che i torti ricevuti hanno svilito e di renderle, nel più breve tempo possibile, le condizioni di poter affrontare il giusto sviluppo economico e innovativo.”
“A tal fine, nel corso dei primi tre anni mi adopererò affinché venga risanato il bilancio e lavorerò perché sia varato un forte risanamento economico della casa comunale senza però, questa volta, gravare sulle tasche dei cittadini. È indubbio – precisa il candidato a Sindaco – che un governo della città che abbia l’intento di non penalizzare la comunità dovrà porre in essere azioni concrete che non siano legate ad alcun favoritismo clientelare a cui purtroppo, molto spesso, i minturnesi sono stati soggetti. Ritengo che le azioni da intraprendere in questa direzione si dovranno dipanare lungo due direttrici: una rivolta alla riduzione della spesa corrente, l’altra a un aumento delle entrate comunali. Saranno queste azioni, a mio avviso, a far da volano alla nostra città e intendo concretizzarle insieme a quanti hanno appoggiato il mio progetto di governo.”
“Nello specifico, da sindaco intendo attuare drastiche misure di spending review volte alla razionalizzazione dei consumi, in primis quelli energetici e dei beni di consumo proprio dell’Ente, oltre ad avviare una diminuzione dei costi per i beni durevoli e per i servizi acquisiti all’esterno. Di contro, sarà indispensabile valutare criteri opportuni volti a incrementare le entrare del Comune. Bisognerà intraprendere, di conseguenza, l’alienazione del patrimonio immobiliare non funzionale alle esigenze dell’Ente che costituisce soltanto dispersione di fondi; non dovremo sottovalutare – continua Stefanelli – neanche la possibilità di affrancare, da parte di soggetti privati e dietro equo compenso, i diritti reali che insistono sui beni comunali; sarà di fondamentale importanza, poi, creare un piano per le strutture destinate alla pubblicità e strutturare l’affidamento, previo corrispettivo, del servizio di pubbliche affissioni che insistono sul territorio. Il tutto sotto strette azioni di controllo e contrasto all’evasione e all’elusione dei tributi comunali come, ad esempio, la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.”
“L’inefficienza amministrativa che tutti abbiamo subito ha portato a una dispersione economica che sarà difficoltoso, ma necessario, recuperare. La compattezza politica, la giusta conoscenza della macchina amministrativa – conclude – daranno forza alla città e saranno la chiave giusta per riuscirci.”
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