Il Comune di Minturno si trova in una situazione drammatica dal punto di vista economico, amministrativo e sociale: non credo che si possa andare ancora più in basso rispetto al punto in cui ci ha portato l’Amministrazione guidata da Paolo Graziano.
Dal punto di vista economico è oramai risaputo che l’amministrazione ha tentato in tutti i modi di rinviare ancora il riconoscimento dei debiti fuori bilancio che ammonterebbe, stante alle voci di corridoio, ad almeno 1,5 milioni di euro. Le continue e pressanti richieste dell’opposizione hanno portato il Collegio dei Revisori dei Conti a ‘costringere’ l’amministrazione a fare i conti con tale situazione: aspettiamo il parere che il Collegio dei Revisori dovrà allegare al Conto consuntivo per avere maggiori certezze circa l’ammontare dello squilibrio di bilancio.
Squilibrio che dovrà essere ripianato attraverso il sacrificio dei cittadini e che diminuirà ulteriormente la quota di risorse economiche impiegate per lo sviluppo del territorio.
Dal punto di vista amministrativo la situazione è ancora peggio: la macchina amministrativa ha dimostrato in questi mesi tutti i propri limiti e una manifesta incapacità a rappresentare una moderna Pubblica Amministrativa. Occorre una profonda modifica della cultura amministrativa del personale dell’Ente che deve accompagnarsi con un’intensa attività di formazione ed aggiornamento che è stata nulla negli ultimi dieci anni.
Dal punto di vista sociale, basta ripercorrere le vicende di cronaca degli ultimi dodici mesi per capire che disagi, devianze, e altre grandi problematiche sono presenti in maniera significativa nella nostra comunità; problematiche che richiederebbe un’azione sinergica dell’Ente e delle realtà sociali intermedie come le parrocchie, le associazioni ed i centri culturali. Azione sinergica che manca proprio perché manca il fulcro, quello che dovrebbe essere il regista di quest’operazione: il Comune.
Continuare a tenere in vita questa Amministrazione non è altro che l’accanimento terapeutico di chi preferisce i propri piccoli interessi personali a quelli della collettività.
Queste amare constatazioni ci fanno concludere che per riportare la qualità della vita a livelli accettabili nel nostro Comune, serve un cambiamento radicale che per essere attuato richiede un gruppo di amministratori coeso, competente, e con una forte impronta morale.
Personalmente il mio impegno nei prossimi mesi sarà quello di lavorare per riunire tutti coloro che hanno questi requisiti mettendo da parte le classificazioni politiche tradizionali e le ambizioni dei singoli: in primis le mie.
Gerardo Stefanelli
Consigliere Comunale Partito Democratico di Minturno