Un villaggio diffuso, nel quale il turista si sente parte di una comunità. Questo il progetto lanciato dal candidato a sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli durante il secondo incontro tematico dal titolo “Illuminiamo il turismo: dal lungomare buio al villaggio diffuso di Minturno” svoltosi ieri presso il Lido Sirene a Scauri.
“L’obiettivo comune – ha spiegato Stefanelli – è quello di portare i turisti qui a Minturno. Dobbiamo svecchiare l’offerta turistica che presenta soltanto la spiaggia. Bisogna creare una rete insieme a centri benessere, le terme, gli esercizi commerciali e intercettare i turisti che gravitano tra Roma e Napoli. Tutto questo si può fare grazie al ‘Villaggio diffuso’, un progetto che è stato sperimentato molto bene anche a Francavilla e riguarda un sistema locale di offerta turistica. Vanno ripensate anche le infrastrutture come il lungomare: creare attrattive ed elevare la qualità dell’ospitalità”.
All’incontro sono intervenuti Giuseppe Russo, docente di management dell’impresa pubblica, e Sergio Arienzo, esperto di politiche turistiche. Russo ha illustrato le esperienze di Rimini, dell’Alto Adige e del Trentino, dove è stata creata una rete di servizi: “In queste zone le case affittate devono rispondere a determinati standard, non esistono gli abusivi. C’è una sola associazione di operatori turistici, qui a Minturno ogni imprenditore invece si muove da solo. Esiste una comunicazione unica, sfruttando al massimo il web e i social network”. “In provincia di Latina non c’è identità di territorio – ha detto a sua volta Arienzo – Qui si fa ancora comunicazione attraverso i depliant cartacei, ma va bene solo per i turisti già presenti, non si fa pubblicità all’esterno. Il villaggio turistico presenta un’offerta di ciò che ha il territorio, che non riguarda solo le spiagge ma anche altre attrattive come il comprensorio archeologico, le terme, il fiume Garigliano, le manifestazioni e gli eventi culturali”.
“Il nostro scopo – ha concluso Stefanelli – sarà quello di portare il territorio alla vocazione turistica che gli appartiene in maniera consapevole, ragionata e compartecipata”.