di Gabriella Gelso
Questa mattina, finalmente è stata inaugurata, la Capella della Soledad, un autentico pezzo di storia e di culto religioso, donato alla città di Gaeta, nel 1660 dall’allora generale Spagnolo e Maestro di Campo Don Alonso de Monrroy, il quale, forse “in ringraziamento per essere scampato ad un attentato nel quale era rimasto ucciso il suo aiutante”, fece edificare nell’androne della Porta di Carlo V una cappellina dedicata alla Madonna.
Al suo interno vi fu esposto un quadro della Vergine Addolorata che gli Spagnoli onorano in modo speciale sotto il titolo di S. Maria de la Soledad.
Il Monrroy, oltre ad averla fatta edificare a proprie spese, la fornì di rendita ed ottenne da Roma il permesso per potervi celebrare una Messa settimanale nelle domeniche ed in tutte le festività di precetto, insomma volle che fosse destinata al pubblico.
Oggi la storia si ripete, infatti l’importante sito era ormai da tempo abbandonato e usurato dal tempo, ma un generoso signore, originario della Calabria, dopo aver superato un grave problema al cuore, rientrato a Gaeta da Milano, dove ricevette le cure del caso, usava spesso passeggiare sul Lungomare, facendo tappa fissa proprio alla Cappella dove rivolgeva le sue preghiere alla Madonna, ringraziandola per la sua guarigione.
Dopo varie visite alla Cappella della Soledad, sentì forte il desiderio, di fare qualcosa per migliorarne le condizioni ormai pessime, in modo che tutta la cittadina potesse usufruirne degnamente.
Un racconto, questo, degno del famosissimo Libro “Cuore” scritto da Edmondo De Amicis.
La Cappella di S. Maria della Soledad, ha ricevuto la benedizione del Vescovo Mons. Luigi Vari, come auspicio, che possa continuare a brillare a lungo, come oggi, e tornare allo splendore di un tempo.
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