Per la tutela del mare che bagna la nostra costa dobbiamo fare riferimento al trattato internazionale “Protezione del Mare Mediterraneo dall’inquinamento derivante dall’esplorazione e dallo sfruttamento della piattaforma continentale, del fondo del mare e del suo sottosuolo”, recepito dal Parlamento Europeo con decisione del 17 dicembre 2012. Il Parlamento europeo mette al centro della tutela la lotta agli inquinanti che vengono, per diverse vie, immessi nel mare, ivi compresi quelli derivanti dagli scarichi delle acque reflue.
Il trattato proibisce in particolare gli scarichi in mare di acque reflue e quando sono affidate a condotte sottomarine provenienti da impianti di trattamento, tali condotte devono “scaricare” a 4 miglia marine dalla costa e ad altrettanta distanza da impianti di acquacoltura.
Facendo nostre le motivazioni del Trattato, diciamo un forte e vigoroso NO a tutte le forme di inquinamento incontrollato e nocive che vengono immesse nel Golfo di Gaeta e, in particolare diciamo no a:
tutti i “tubi” che portano in mare ogni sorta di scarico di inquinanti, anche quelli provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue, come quello di Formia o come gli scarichi di acque reflue non controllate del nostro comune e in generale a quei tubi, fossi e canali, che portano gli inquinanti in mare anche attraverso il fiume Garigliano, come i residui dei migliaia di tonnellate di pet-coke che vengono “sbarcate” nel porto di Gaeta e poi immagazzinate a cielo aperto nel megadeposito realizzato presso le sponde del Garigliano;
tutti gli inquinanti prodotti dagli impianti di acquacoltura;
tutti gli impianti che contribuiscono all’aumento del livello incontrollato degli inquinanti nel mare del Golfo di Gaeta.
Mentre diciamo sì a:
la tutela della nostra prima risorsa ambientale che è anche la nostra prima risorsa economica, il mare;
all’estensione dell’area sensibile a tutto il Golfo di Gaeta, ovvero fino alla foce del Garigliano e alla tutela paesaggistica e archeologica fino ad un miglio dalla costa;
alla costituzione di un’ampia area marina protetta che abbia al centro il Monte di Scauri, come previsto dalla legge 394/91.
Invitiamo tutti i cittadini, senza distinzione di colore politico e senza se e senza ma, a mobilitarsi (come accadde per il campo Boe) per partecipare alla festa del NO TUBE DAY che si terrà sabato 3 aprile a partire dalle ore 15.00 nella Riviera di Lavante, piazzale adiacente Monte D’Argento antistante il lido Thaiti.
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