Attenzione a come compili il modello 730 del 2025, basta un piccolo errore e rischi di non essere più rimborsato.
Non ci sono differenze se a presentare il modello 730 sia un Caf o lo stesso contribuente in autonomia, in caso di errori il Fisco fa scattare i controlli preventivi e può bloccarti il rimborso dovuto.

Si chiama controllo preventivo, appunto. La mission del Fisco è verificare se ci sono dati incongruenti, e nel caso peggiore possono bloccare i rimborsi. Basta un sospetto, un refuso, un dato poco chiaro. Chi presenta il modello 730, nella stragrande maggioranza dei casi, si aspetta un rimborso di alcune spese sostenute e, quando spetta, arriva in modo veloce, solitamente un mese dopo la presentazione della dichiarazione.
Al contrario, per chi decide di presentare il 730 senza sostituto d’imposta, i tempi di rimborso sono più lunghi. Agenzia delle Entrate permettendo, perché se scattano i controlli tutto può diventare molto più difficile.
Modello 730: rischi di perdere il rimborso, ecco perché
Potresti avere diritto ad un rimborso fiscale dopo aver presentato il modello 730, ma non è tutto così semplice. Se l’Agenzia delle Entrate, infatti, interviene sul modello dichiarativo con controlli preventivi, il rimborso viene momentaneamente bloccato. Il controllo preventivo serve a verificare eventuali dati incoerenti o sospetti del 730, soprattutto quando i rimborsi previsti sono molto alti. Tuttavia, il contribuente viene avvisato che è in corso un controllo e il rimborso viene congelato in attesa degli esiti.

Come accennato l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi soprattutto quando esistono elementi incoerenti nella dichiarazione, oppure quando il rimborso supera i 4.000 euro. L’incoerenza di cui parliamo potrebbe essere dovuta, per esempio, ad una differenza importante a livello di importi rispetto a quanto riportato nelle Cu e nelle dichiarazioni degli anni precedenti. Ma anche le spese sanitarie molto più alte rispetto a quelle comunicate da SSN e sistema tessera sanitaria possono insospettire il Fisco.
Ma c’è un’eccezione: chi accetta il 730 precompilato predisposto dall’Agenzia delle Entrate non corre il rischio di incappare in controlli preventivi. Questo perché il contribuente accetta la compilazione con i dati in possesso della pubblica amministrazione. Come spiega Fisco e Tasse: il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle entrate entro il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.