Minturno – Latina, 16 novembre 2016 – Con riferimento alla manifestazione di domenica 13 novembre, Il Comitato Pendolari Stazione Minturno, il Gruppo Interassociativo Terranima e la Confconsumatori-Latina, esprime ampia soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento, per la numerosità, compostezza e sentito coinvolgimento dei 700 partecipanti.L’intento di questa organizzazione era volto a sensibilizzare la cittadinanza tutta sul problema dell’imminente cambio orario e possiamo dire con orgoglio di aver raggiunto l’obbiettivo.
Ma non va assolutamente abbassata la guardia ed ora occorre consolidare nuovi interventi per far comprendere, a chi di competenza, l’oggettività del nostro disappunto lavorando negli spazi che saranno concessi nei tavoli tecnici con Regione e Trenitalia, con le forze istituzionali e politiche locali, nell’obiettivo – che dovrebbe costituire fattore comune tra tutti i soggetti citati – di garantire il giusto diritto alla mobilità degli utenti della stazione di Minturno-Scauri.
Va chiarito in modo forte che il servizio treni del nuovo orario prospettato in vigore dal 14 dicembre, subirà una riduzione tutta a carico della utenza della stazione di Minturno Scauri, per la Regione Lazio, e delle utenze di Sessa e Falciano per la Campania.
Ribadiamo ancora la circostanza che alcun assenso dei pendolari e consumatori è stato dato a qualsivoglia accordo in merito alla riduzione del servizio sulla stazione di Minturno Scauri.
Dei 44 treni attuali con collegamento diretto con Roma, dal 14 dicembre solo 19 rimarranno con queste caratteristiche, gli altri 25 (cioè il 75%) saranno condizionati col cambio a Formia.
Poi ancora non è stato possibile appurare se i collegamenti saranno assicurati con la medesima cadenza oraria di oggi in tutte le fasce orarie e se il treno delle 4.03 diverrà finalmente un treno o resterà con autobus, carenza informativa questa che impedisce di fatto un confronto chiaro e schietto tra le parti in causa.
E’ dunque evidente la riduzione del servizio della Stazione di Minturno Scauri!!!
Ma, al di là dei singoli treni ottenuti o persi, quella contestata è la struttura del nuovo orario perché disconosce i collegamenti attuali -frutto di progressivi adeguamenti agli effettivi bisogni di mobilità degli utenti- a favore di un sistema improntato su tecnicismi che più che considerare, appunto, il fabbisogno di trasporto nelle singole stazioni (intese come bacini territoriali di utenti), nasce come risposta ad un obiettivo importante ma sterile se preso in modo a se stante: la puntualità.
La logica del nuovo orario è infatti quella di segmentare in due il collegamento ferroviario Napoli –Roma, (salvo i collegamenti veloci che hanno storia a sé e quindi articolati diversamente) individuando in Formia
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