Mons. Vari è arrivato alle ore 17:30 al Santuario della Madonna del Piano in Ausonia. Erano presenti l’Amministratore apostolico di Gaeta mons. Fabio Bernardo D’Onorio, alcuni membri del Collegio dei Consultori, l’Amministratore parrocchiale di Ausonia don Antonio Guglietta, il Sindaco di Ausonia Benedetto Cardillo e, a nome dell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, il prof. Filippo Carcione.
Dopo la calorosa accoglienza e un breve momento di preghiera, l’Arcivescovo Vari ha raggiunto l’Istituto medico psico-pedagogico “Sacro Cuore” di Formia, gestito dalla Congregazione religiosa delle Suore degli Angeli Adoratrici della SS.ma Trinità, per far visita e salutare gli ospiti degenti. L’Arcivescovo è stato accolto dalla madre superiora Lanfranca Tutore e dalle consorelle. Era presente anche il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo.
Arrivato in Piazzale Caboto l’Arcivescovo è stato accolto e salutato dalle autorità pubbliche, civili e militari. Erano disposti i Gonfaloni Comunali, i Labari delle Associazioni e i fedeli provenienti dall’Arcidiocesi di Gaeta. Quasi 400 i fedeli provenienti da Valmontone, dove mons. Vari è stato parroco, accompagnati dal Sindaco Alberto Latini e dal Vicesindaco Daniele Mattia.
Nella cerimonia di saluto in Piazzale Caboto il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ha salutato mons. Vari dicendo: «Caro Vescovo, mons. Luigi, l’augurio è che Lei possa per lunghi anni essere tra noi pastore e protagonista delle trasformazioni e delle sfide che ci attendono, in questo tempo in cui siamo chiamati – con più consapevolezza che in passato – a prendere nelle nostre mani il destino della nostra terra e plasmarne il futuro, vincendo la paura, nel segno della speranza, come il Santo Padre Francesco ha più volte spronato i giovani».
Mons. Vari ha poi salutato i presenti: «Da oggi sono anche io un cittadino di Gaeta, dove Dio si è divertito come un pittore, non vengo però da turista ma da cittadino che si impegna con responsabilità e passione per il bene delle persone. Le imprese straordinarie non sono solo del passato, in questo presente pieno di emergenze e difficoltà impegniamoci perché il futuro non è un regalo ma un diritto».
Terminata la cerimonia di accoglienza, l’Arcivescovo si è recato nella Basilica Cattedrale per la presa di possesso canonico della cattedra. Mons. Vari è stato accolto alla porta della Cattedrale dal parroco don Giuseppe Sparagna, ha baciato l’immagine del Crocifisso, è entrato in Cattedrale aspergendo il clero radunato e, dopo aver sostato in preghiera alla Cappella del Santissimo Sacramento, si è recato in sacrestia per indossare i paramenti per la Messa.
Il cancelliere don Gianni Liberace ha dato lettura della Lettera Apostolica in latino di nomina ad Arcivescovo. Il Vicario generale don Giuseppe Sparagna ha presentato la Cattedra all’Arcivescovo, annunciando al clero e al popolo l’inizio del ministero pastorale del nuovo Arcivescovo.
Dopo aver preso possesso della Cattedra, mons. Vari si è rivolto al clero radunato in Cattedrale con queste parole: «Cari fratelli sacerdoti, diaconi e collaboratori tutti, vedremo insieme passo dopo passo quello che serve fare secondo quello che lo Spirito suggerisce, usando come primo criterio quello della carità».
Dopo l’insediamento alla Cattedra, la processione si è avviata verso Piazzale Caboto per la Messa, durante il canto delle litanie dei Santi. Erano presenti anche l’Arcivescovo di Benevento Felice Accrocca, il Vescovo di Velletri-Segni Vincenzo Apicella, il Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino Ambrogio Spreafico, che hanno concelebrato la Messa. Assistevano l’Arcivescovo Vari come cerimoniere don Alessio Tomao, e i diaconi Ernesto Ialongo e Giovanni Paparello.
Al servizio liturgico erano addetti i seminaristi diocesani e i ministranti delle parrocchie dell’Arcidiocesi di Gaeta. L’animazione musicale è stata curata dal coro diocesano diretto da don Antonio Centola, all’organo il maestro Marco Di Lenola. Hanno inoltre partecipato circa 160 persone provenienti dai cori parrocchiali dell’Arcidiocesi di Gaeta. All’inizio della Messa il cancelliere don Gianni Liberace ha letto la Lettera Apostolica in italiano di nomina ad Arcivescovo, mentre l’Arcivescovo emerito Fabio Bernardo D’Onorio ha rivolto un saluto augurale a mons. Vari.
Alcuni rappresentanti del clero e dei laici hanno poi salutato e reso omaggio al nuovo Arcivescovo: i Vicari foranei don Massimo Capodiferro (Minturno), don Carlo Lembo (Formia), don Guerino Piccione (Fondi), don Carlo Saccoccio (Gaeta); i diaconi permanenti Oscar Simeoni e Mario Elpini; il Vicario Episcopale per i Religiosi padre Pasquale Simone e la delegata diocesana USMI suor Melagros Abines; la presidente dell’AC Mariarosaria Colozzo; il Segretario del Consiglio Pastorale Diocesano Maurizio Scalesse; il Segretario della CDAL Carlo Tucciello; a nome delle famiglie diocesane, Carlo Tommasino e Concetta Casale con i 3 figli, Direttori dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia; il Vicedirettore della Caritas diocesana Tommaso Marciano.
Nella sua prima omelia imperniata sulla parabola del buon samaritano, mons. Vari ha delineato la sua idea di Chiesa: «È una Chiesa che deve guardare il sentiero per non inciampare. Ci serve una Chiesa con le idee chiare che sappia indicare la strada. Chiediamo a Maria e ai santi patroni Erasmo e Marciano di camminare non avendo paura di andare avanti, di cambiare strada, proprio come fanno quelli che vogliono essere liberi e veri».
Al termine della celebrazione l’Arcivescovo ha recitato l’Atto di Affidamento alla Madonna. Il cancelliere don Gianni Liberace ha dato lettura del verbale della presa di possesso canonico del nuovo Arcivescovo. Dopo la Benedizione la processione ha fatto ritorno in Cattedrale mentre mons. Vari ha salutato i presenti in Piazzale Caboto.
L’evento è stato trasmesso in streaming e in diretta TV. ITV Produzioni televisive, in collaborazione con Telegolfo RTG, ha prodotto e curato la trasmissione di tutta la cerimonia, diffusa anche dalle emittenti televisive LazioTV Latina, Telemontegiove e Teleuniverso.
L’Arcidiocesi di Gaeta ringrazia tutte le persone, le parrocchie, le autorità civili e militari, i mezzi di informazione, altri enti ecclesiastici e civili che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento e al regolare e sicuro svolgimento della celebrazione.
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