Multato a piedi perché ubriaco: l’avvocato spiega il motivo per cui è successo

La rete è in subbuglio per l’episodio di Genova che ha visto un ragazzo ubriaco multato anche se era a piedi. Un avvocato spiega perché il giovane è stato sanzionato.

In questi giorni ha fatto rumore sui giornali la notizia del giovane fermato nella notte tra giovedì e venerdì scorso in provincia di Genova e sanzionato per ubriachezza. Il che non sorprende, alla luce del giro di vite scattato con la recente riforma del codice della strada voluta dal Ministro Salvini. Il punto è che è stato multato mentre tornava a casa a piedi, non in auto.

Poliziotto multa ubriaco
Multato a piedi perché ubriaco: l’avvocato spiega il motivo per cui è successo – gazzettinodelgolfo.it

Il ragazzo, visibilmente ubriaco, ha lasciato la macchina parcheggiata nei pressi della discoteca dove aveva passato la serata a far baldoria con gli amici e si è incamminato verso casa. Una scelta coerente con gli inviti a non mettersi al volante in stato d’ebbrezza. Ma che non è servita a evitargli una multa salata.

I carabinieri infatti lo hanno notato mentre barcollava per strada e cercava un passaggio. Gli agenti lo hanno fermato e una volta constatato che il giovane era palesemente ubriaco gli hanno comminato 102 euro di multa per ubriachezza in luogo pubblico. A fare chiarezza sul motivo di una sanzione all’apparenza incredibile ha pensato uno degli avvocati più famosi della rete.

Multa per ubriachezza anche a piedi? L’avvocato spiega perché è possibilissimo

In tanti sono letteralmente “impazziti” in rete per l’episodio di Genova. Sul tema del giovane ligure multato per ubriachezza sebbene appiedato è intervenuto l’avvocato Giuseppe Di Palo, penalista napoletano ben noto su Instagram dove il suo profilo è seguito da 220 mila follower.

Carabinieri multano per strada
Multa per ubriachezza anche a piedi? L’avvocato spiega perché è possibilissimo (Foto Ansa) – gazzettinodelgolfo.it

Prima di tutto è bene sapere, spiega Di Palo, che la riforma del codice della strada non c’entra nulla. Infatti il ragazzo genovese è stato sanzionato in base all’articolo 688 del codice penale, che mira alla tutela dell’ordine pubblico. Nel codice della strada c’è invece l’articolo 186 che però è una cosa diversa, sottolinea l’avvocato.

Il codice stradale punta infatti a garantire la sicurezza della circolazione sulle strade e l’incolumità degli utenti. Ma parliamo di due cose differenti C’è una netta differenza tra lo stato di ebbrezza disciplinato dal codice della strada e l’ubriachezza prevista dal codice penale per la quale è stato multato il ragazzo.

La differenza consiste nel fatto che per il codice penale conta l’intensità dell’alterazione psicofisica. Il codice penale punisce l’ubriachezza manifesta e visibile, mentre l’ebbrezza punita dal codice della strada può anche non esserlo. Basta avere un tasso alcolemico di 0,8 per essere sanzionati ai sensi del codice stradale, anche in assenza di particolari alterazioni psicofisiche.

Per il codice della strada compie comunque reato chi si mette alla guida anche senza essere particolarmente “brillo” o alterato. Quella del codice penale è un’altra logica e la multa per ubriachezza può scattare anche per chi è appiedato. In questo senso, conclude l’avvocato Di Palo, possiamo dire che l’ubriachezza del codice penale è «uno stato avanzato dell’ebbrezza alla guida e se è manifesta ti becchi comunque una multa».

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