“Mute Voci Mute”. L’ultimo lavoro del poeta Rodolfo Di Biasio sarà presentato sabato 6 maggio alle ore 18 presso la Sala Ribaud del palazzo comunale. L’evento è promosso dall’associazione “Confronti” con il patrocinio del Comune di Formia.
Il poemetto, uscito per i tipi di Ghenoma, prende le mosse dai versi di una rogazione medievale: “A peste, fame et bello libera nos”. “Sono passati secoli e l’uomo si trova sempre di fronte alla guerra, alla fame e alla peste – spiega l’autore nell’explicit del libro -. La nuova peste è l’avvelenamento del pianeta: è una peste di cui siamo tutti untori”.
Il suo è un viaggio nel tempo-non tempo composto da versi scritti in epoche diversissime che il poeta riprende, mescola e aggiorna in una sapiente e ragionata partitura di suoni simmetrici e immagini scolpite, come il marmo, a splendere nel deserto del mondo. La peste “dell’anima” che apre a un “tempo malcerto” dentro case senza più tetti, “quelli rossi di una volta”. La fame, “lussuria del possesso”, lupa che “morde le creature ai polpacci” e le fa “macilenti ombre”. La guerra, scoperta del mondo “legata ad una ragnatela di morte” che avvio diede a “un infinito cammino”. La storia di un uomo e dell’Uomo. “… eppure nient’altro che un fiato”.
“Il poemetto – scrive Di Biasio nella nota di accompagnamento al testo – vuole essere una laica dolente meditazione su questo dolore che ci è infisso dal tempo dei tempi, ma vuole aprire anche una speranza. Il testo nella scrittura è nello stesso tempo nuovo e antico. Nuovo in molte parti scritte oggi, ma antico perché mi servo di inserti tratti dai miei libri precedenti. Tutto questo a segnalare la persistenza di questi temi nella mia poesia. E’ un modo per ribadire che la poesia continua a scrivere se stessa: La poesia scrive riscrive la sua storia. E’ un mio verso con il quale Giacinto Spagnoletti dà inizio al ventisettesimo capitolo della sua Storia della letteratura italiana del Novecento”.
Originario di Ventosa ma residente a Formia da tanti anni, Rodolfo Di Biasio è senza dubbio una delle voci più importanti del mondo letterario italiano. Un poeta e un narratore finissimo che ha saputo interpretare il suo tempo con la capacità di leggere i cambiamenti in divenire. Un appuntamento da non perdere.