Gaeta, 17 novembre 2016. “E’ triste constatare che un consigliere comunale per avere visibilità e cercare di raccogliere consensi, sopratutto elettorali, sia costretto a scendere così in basso da arrivare a dire falsità e a fornire una visione distorta della realtà”. E’ il Sindaco Cosmo Mitrano ad intervenire sulla questione Cappella di San Francesco Vecchio sollevata dal consigliere di opposizione Giuseppe Matarazzo. “Il mutuo per la ricostruzione della Cappella di San Francesco Vecchio c’è e sarà utilizzato per lo scopo per cui è stato acceso. Gli uffici comunali preposti sono al lavoro impegnati nella fase progettuale. Possibile che il Consigliere abbia preso una svista colossale?? Possibile che non sappia che è stata l’Amministrazione Raimondi ad usarne una parte per scopi diversi da quelli propriamente cimiteriali?”.Prioritario è però per il Primo Cittadino sgomberare il campo da alcune illazioni avanzate dal Consigliere di opposizione “I nostri interventi, tra l’altro di grande successo, finalizzati a favorire una concreta e reale destagionalizzazione, rendendo Gaeta appetibile tutto l’anno a turisti e visitatori, assolutamente non distraggono la nostra Amministrazione da ogni altra azione e attività volta a garantire servizi fondamentali al cittadino ed una migliore vivibilità del territorio. La “questione Cimitero di Via Garibaldi”, considerata sia dal punto di vista dei servizi offerti, che della sua riqualificazione e ristrutturazione con la realizzazione di nuovi loculi ed ossari, ha visto il nostro esecutivo al lavoro dal primo giorno di insediamento. Di fronte allo stato di degrado e abbandono, ed al caos nei servizi cimiteriali, che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni, siamo intervenuti immediatamente con grande operatività”.
“Forse il Consigliere Matarazzo – prosegue il Sindaco Mitrano – non ha avuto modo di visitare il Cimitero negli ultimi tempi. Oltre all’ingresso, sono sotto gli occhi di tutti, tranne i suoi evidentemente, i seguenti interventi: sistemazione di parte delle mura perimetrali del cimitero e della chiesa con il rifacimento dell’intonaco e l’impermeabilizzazione della facciata e del tetto; lavori di massima urgenza per la messa in sicurezza della Cappella Rosario di Elena e recupero resti mortali ivi sepolti. Già affidati i lavori di sistemazione del tetto della Cappella di Santa Rosa. A breve realizzeremo 240 loculi e 70 cellette ossario ed è in itinere l’approvazione di un progetto di riqualificazione dei viali, delle facciate delle cappelle comunali . La ristrutturazione del cimitero sta diventando realtà. Senza se e senza ma, stiamo affrontando e superando ostacoli e problemi, di carattere economico – burocratico, per dare concretezza alle nostre parole. Per rispondere ad istanze a lungo trascurate nel passato: alla carenza di loculi e cellette, vera e propria emergenza sociale, e alla chiara esigenza di cura, manutenzione, messa in sicurezza e recupero strutturale, funzionale ed architettonico di alcune Cappelle storiche cimiteriali. Azioni da noi messe in campo sempre con l’obbiettivo di restituire la giusta dignità ad un luogo sacro, segno tangibile di civiltà. Mi stupisce davvero che il Consigliere Matarazzo sempre così attento e solerte a ciò che accade in città, non si sia accorto dei lavori svolti. Ma sopratutto è avvilente la sua opera di mistificazione dei fatti, di disinformazione a puro scopo elettorale”.
In merito alla Cappella di San Francesco Vecchio e al mutuo acceso per la sua ricostruzione l’Assessore alle Politiche Cimiteriali Iolanda Mottola fa chiarezza: “Si tratta di un mutuo di due milioni e 494mila euro per la ricostruzione della Cappella Cimiteriale di San Francesco di Assisi che il Comune di Gaeta, nel 2005, ha richiesto e acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti. L’Amministrazione Raimondi ha utilizzato di tale mutuo circa 300.000 euro per progettazioni relative alla ricostruzione della Cappella di San Francesco Vecchio, mai realizzata. Poi ha cercato di deviare la destinazione di questo mutuo verso altri fini non riguardanti il Cimitero, scomponendolo in diverse parti da indirizzare ad altri generi di interventi, tra cui lavori allo Stadio, sulla viabilità, nelle scuole, inviando alla Cassa depositi e Prestiti richieste di devoluzione per queste nuove finalità. Nel 2011 una di esse pari a circa 160.000 euro, relativa a lavori da realizzare presso i Bastioni Carlo V è stata accolta. Quindi il mutuo originariamente chiesto per la Capella è stato usato dalla Giunta Raimondi con deliberazione del 30 settembre 2011 per altro uso.
Appena insediati abbiamo rivolto il mutuo alla sua originaria destinazione cimiteriale. Nell’aprile 2016 i lavori di somma urgenza nella Cappella del Rosario di Elena dal costo di 191.000 euro furono finanziati dal mutuo in questione. L’intervento era assolutamente necessario. La Cappella, infatti, trent’anni fa, a seguito di crolli, fu chiusa all’accesso pubblico. In questo lungo periodo, nell’inerzia ed indifferenza dei governi di turno, altre crepe, cedimenti strutturali, lesioni gravi della volta superiore, distacco di tegole e parti di tetto, infiltrazioni di acqua piovana avevano determinato un progressivo e fatale deterioramento dell’intera struttura, la cui funzionalità era stata completamente compromessa. Di qui l’esigenza improcrastinabile di ripristinare la sicurezza dei luoghi per consentire l’accesso e dare la possibilità a coloro che avevano i propri cari defunti in questa Cappella di traslare i resti mortali e permettere così successivi lavori di sistemazione complessiva della struttura cimiteriale”.
“Quindi carte alla mano e a conti fatti – conclude l’Assessore Mottola – il mutuo acceso nel 2005 per la Cappella di San Francesco Vecchio c’è, ovviamente decurtato delle spese succitate, e risulta quindi ad oggi essere pari a 1.870.665,57 euro. Gli uffici competenti stanno seguendo l’iter progettuale. Le uniche spese non cimiteriali effettuate con il mutuo in questione riguardano i Bastioni Carlo V e sono state realizzate dall’Amministrazione Raimondi. Restiamo basiti della superficialità del Consigliere Matarazzo che lo ha portato a diffondere falsità, al solo scopo di acquisire consensi che evidentemente sa di aver perso”.
Infine dagli uffici comunali giungono i chiarimenti richiesti: il lavoro svolto dagli operai cimiteriali corrisponde in pieno alle loro qualifiche. Gli operai vengono sottoposti con regolarità alle visite mediche previste. Inoltre le società private di onoranze funebri operanti nel cimitero comunale rispettano in toto il regolamento comunale cimiteriale. Infine con la nuova organizzazione dei servizi cimiteriali si segnala un risparmio netto per i cittadini pari a 135.000 euro l’anno.