Il 2025 segna un traguardo straordinario per Napoli, i suoi 2500 anni di storia; le celebrazioni per questa importante ricorrenza sono arrivate, con un programma ricco di eventi, mostre e spettacoli che rendono omaggio alla cultura e alla tradizione di una delle città più affascinanti del mondo
Nel 2025, Napoli celebra un traguardo storico: i suoi 2500 anni di esistenza. Non si tratta di una scadenza semplicemente simbolica.
Ci sono documenti ben precisi che riportano la fondazione del capoluogo a una data ben precisa.
Secondo gli annali Napoli sarebbe stata fondata nel 475 a.C., da alcuni abitanti che dalla vecchia Cuma si erano trasferiti nella parte più orientale della città che conosciamo oggi, intorno alla collina di Pizzofalcone: e la chiamarono Partenope, che secondo le leggende era il nome di una delle Sirene che tentarono Ulisse, la prima a uccidersi quando l’eroe proseguì il suo vaggio insensibile al loro canto.
Proprio in considerazione di questo anniversario davvero speciale, la città si prepara a vivere un anno di celebrazioni che esploreranno la sua storia ma anche le sue radici culturali, artistiche e sociali più antiche.
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Il programma, intitolato Napoli Millenaria, offre un’opportunità unica per riflettere sulla complessità e la bellezza di una città che ha saputo mescolare tradizione e innovazione, storia e contemporaneità. Le celebrazioni prenderanno ufficialmente il via il 25 marzo al Teatro San Carlo, dove, esattamente 80 anni fa, Eduardo De Filippo metteva in scena la sua famosa commedia Napoli Milionaria.
Le celebrazioni per il 2500esimo anniversario di Napoli sono caratterizzate da un programma fittissimo di iniziative. Il comitato organizzativo, guidato dalla direttrice artistica Laura Valente, ha lavorato a stretto contatto con istituzioni culturali, enti locali e realtà internazionali per offrire un calendario che abbraccia tutti gli aspetti della cultura napoletana.
“Napoli Millenaria non è solo una celebrazione, è un’opportunità per creare un laboratorio di idee, per far emergere e valorizzare i talenti di questo territorio –ha dichiarato Laura Valente – abbiamo messo in piedi un programma dinamico, aperto e partecipativo, con l’ambizione di creare qualcosa che resti nel tempo.”
Tra gli eventi più attesi, si segnala la lezione di ballo aperta a tutti, che si terrà il 29 aprile in piazza Plebiscito in occasione della Giornata Internazionale della Danza. Questo evento, curato dalla Compagnia diretta da Clotilde Vayer, sarà un’opportunità unica per chiunque voglia avvicinarsi alla danza e partecipare a una performance collettiva.
A ottobre, invece, sarà la volta di Lina Sastri con il suo riadattamento di Assunta Spina, celeberrima opera di Salvatore Di Giacomo, che andrà in scena nella nuova produzione del Teatro San Carlo.
Inoltre, il San Carlo ospiterà il prestigioso Concorso Lirico Internazionale “Enrico Caruso”, che vedrà la partecipazione dei più importanti teatri del mondo, tra cui il Metropolitan di New York, La Scala di Milano, e il Festival di Aix-en-Provence. Questi eventi sono solo un assaggio di ciò che Napoli offrirà durante le celebrazioni.
La musica rivestirà un ruolo centrale nelle celebrazioni. Non solo con concerti di musica classica, ma anche con eventi più moderni come Il Rap sotto le stelle, che si terrà all’Albergo dei Poveri. Confermato inoltre, il Napoli Fringe Fest, che si svolgerà dal 17 aprile al 4 maggio, darà spazio a nuovi linguaggi artistici, dalla musica alla performance, passando per il teatro contemporaneo.
Un altro appuntamento imperdibile sarà la mostra dedicata a Roberto De Simone, che compie 92 anni quest’anno. Sarà ospitata al Memus, il Museo della Musica del San Carlo, per celebrare la carriera di uno dei più importanti compositori e direttori d’orchestra napoletani.
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Il programma prevede anche altre esposizioni, tra cui un percorso dedicato alla figura di Giacomo Matteotti e una mostra sul famoso compositore napoletano, Scarlatti a 300 anni dalla sua morte.
Un elemento che caratterizzerà le celebrazioni sarà l’inno ufficiale, che non poteva che essere una versione inedita della celebre canzone Napule è di Pino Daniele. Napule è Millenaria accompagnerà gli eventi come simbolo della città: una Napoli che è allo stesso tempo tradizione e innovazione, una città che non smette mai di rinnovarsi pur restando fedele alla sua storia.
La nuova versione del brano, curata da Alessandro Daniele, figlio del cantautore, mescola sonorità tradizionali e moderne, con mandolini e sintetizzatori, creando un ponte tra il passato e il futuro.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha sottolineato l’importanza di queste celebrazioni per riaffermare la centralità culturale della città: “Le celebrazioni dei 2500 anni di Napoli sono un’occasione per alimentare il protagonismo culturale della città, riprendendo quel ruolo da capitale europea che ci spetta. Sarà un’opportunità per restituire ai napoletani e ai turisti alcuni luoghi significativi, che sono custodi della memoria e dell’identità collettiva della città.”
Le celebrazioni dei 2500 anni di Napoli non sono solo un omaggio al passato, ma anche un’occasione per proiettare la città nel futuro. Come ha affermato l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Teresa Armato: “Vogliamo offrire ai turisti e a chi torna a Napoli un programma ricco e appassionato, in grado di far emergere la vitalità e il dinamismo della nostra città, che si conferma come meta culturale di eccellenza.”
Le celebrazioni per i 2500 anni di Napoli rappresentano una straordinaria opportunità per scoprire la città da una nuova prospettiva, per celebrarne la storia e la cultura, ma anche per proiettarsi verso il futuro. Con un programma di eventi che copre tutta la città, dalla musica al teatro, dalle mostre alle performance artistiche, Napoli si prepara a un anno di festeggiamenti che coinvolgerà residenti e turisti in un viaggio attraverso i secoli. La previsione è quella di superare i 17 milioni di turisti. Il doppio di quelli che sono arrivati nel corso del 2024.
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