Con la firma del Decreto del Ministero dello Sviluppo economico si avvia a conclusione l’iter di riordino delle Camere di Commercio, che attua quanto chiesto dalla riforma Madia. Il Governo ha così licenziato la mappa definitiva delle nuove circoscrizioni territoriali del sistema camerale, che porta a 60 dalle 105 iniziali il numero delle Camere di Commercio sul territorio italiano.
In particolare, il piano di riordino, che recupera sostanzialmente la proposta avanzata a fine maggio da Unioncamere, vede in Lombardia sette Camere, in Veneto cinque, in Piemonte quattro come in Campania e Puglia e una sola rispettivamente per Molise, Basilicata e Umbria.
Nel Lazio, secondo territorio in Italia per PIL, sono tre le Camere di Commercio che consentiranno il presidio istituzionale. Uno di questi nuovi attori scaturisce dall’accorpamento delle Camere di Commercio di Frosinone e Latina, in un progetto che prevede un’Ente camerale che sarà tra i primi d’Italia, con 124mila imprese e dove i tradizionali settori dell’industria, del commercio, dell’agricoltura e dell’artigianato sono fortemente rappresentati in tutte le sue componenti. Essa avrà sede legale a Latina. Ridotto sarà il numero delle aziende speciali che da due passerà ad una.
“Il processo di riorganizzazione dei due Enti camerali è iniziato a novembre 2016 – ricorda il Commissario della Camera di Commercio di Latina, Mauro Zappia – con l’atto di indirizzo che ho formulato al costituendo nuovo Consiglio dell’Ente camerale pontino per l’accorpamento con la Camera di Commercio di Frosinone che aveva confermato piena disponibilità adottando apposita delibera consiliare, successivamente revocata per l’entrata in vigore del D. Lgs.vo n.219/2016. Oggi, quindi, la decretazione non fa altro che recepire indicazioni sulle quali non solo c’era stata intesa, ma anche un piano di fattibilità ben preciso e dettagliato. La proposta di fusione delineata è stata largamente condivisa non solo in sede di Unioncamere Lazio, la quale si è fatta assidua promotrice presso la Regione Lazio, ma anche da parte del sistema associativo provinciale che ho sentito sempre al mio fianco.
E’ stata garantita la contiguità territoriale, grazie anche a delle tradizioni storiche e vocazioni economiche delle due aree, assolutamente complementari, in grado di produrre vantaggi economici e competitivi dettati dall’integrazione sia a livello nazionale che internazionale.
Mi piace ricordare come nel progetto di riordino i vertici di Latina e Frosinone abbiano trovato la massima convergenza su due punti: la salvaguardia dei livelli occupazionali e l’equilibrio economico-finanziario, che garantirà alla neo Camera di Commercio una sostenibilità sicura nel medio-lungo periodo.
Ora, dopo al pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, toccherà al Commissario ad acta proseguire la partita. A lui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”.”