Natale di crisi

20131228-165920.jpgIn attesa che i venti di un rilancio economico riprendano a soffiare, anche quello di quest’anno è stato un Natale di crisi. Pochi i doni sfiziosi per una festa all’insegna del pragmatismo. Il fatturato legato ai regali natalizi ha avuto una diminuzione del 5%; 205 i milioni spesi in meno dagli italiani rispetto allo scorso anno.
Non fa eccezione il Lazio che segue questa media, con qualche distinguo per alcuni settori. Hanno tenuto il settore dei giocattoli, quello dell’alimentari e dell’hi-tech, registrando solo lievi cali. Abbigliamento, scarpe e biancheria in caduta libera; i negozianti sperano nei saldi di gennaio per cercare di recuperare il fatturato perso durante l’anno.
Non va meglio al turismo. Secondo Federalberghi, un italiano su due non ha viaggiato per Natale e non lo farà nemmeno per l’inizio del nuovo anno. Le ragioni sono sempre le stesse: pochi euro nel portafoglio. Registrata un’ulteriore flessione del 3% rispetto allo scorso anno già fiacco. Si salva la Capitale che fa segnare un +3%, grazie ai turisti stranieri. Tra le preferenze di chi si è messo in viaggio per Natale il Lazio è stata la terza scelta, dopo la neve della Valle d’Aosta e l’assolata Sicilia.

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