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“Nei luoghi di Cicero”, domenica visite gratuite ai siti archeologici con “Formia Turismo”

Un tour gratuito nei siti archeologici della città. A proporlo è l’associazione “Formia Turismo” con il patrocinio del Comune di Formia. L’appuntamento è per domenica 2 luglio alle ore 10.30 presso il Mausoleo di Cicerone (chi viene in macchina potrà parcheggiare nella stradina antistante il cancello. Chi raggiungerà il sito in bicicletta potrà portarla all’interno). I partecipanti, accompagnati dai volontari dell’associazione, potranno visitare la tomba del celebre oratore, scrittore e filosofo romano. A seguire, il tour proseguirà con la visita al Teatro Romano e al Cisternone di Castellone, per chiudere Museo Archeologico Nazionale di via Vitruvio. E’ preferibile prenotarsi chiamando il n. 349.5328280 o scrivendo una mail all’indirizzo formiaturismo@gmail.com.
La prima tappa: Mausoleo di Cicerone. Si trova sull’Appia lato Itri, proprio all’ingresso di Formia. Risale al I sec. a.C. L’attribuzione del sepolcro a Cicerone è ancora molto discussa, legata alla vicinanza tra il sito e l’area del “Formianum” dove l’Arpinate fece costruire una delle sue ville sontuose nella quale trascorreva i lunghi periodo di otium lontano da Roma. Proprio a Formiae, nel 43 a.C., Cicerone fu assassinato per mano dei sicari di Antonio. L’edificio è circondato da un vasto giardino, recintato da un alto muro in opus reticulatum. Il sepolcro è costituito da un basamento quadrato in blocchi di calcare sovrastato da un corpo tronconico in muratura, originariamente rivestito da lastre lapidee.

Seconda tappa: Teatro Romano di Formia (Gliu’ Canciell). La visita parte alle ore 11.15. Costruito nel I sec. a.C., il teatro resta oggi una parte visibile, inglobata nelle costruzioni successive. La “cavea” fu poggiata dai costruttori sul declivio del colle di Castellone, disposta in modo che gli spettatori guardassero a sud verso il mare, sicuramente protetti da un apposito “velarium”. Il pulpito doveva essere alto mt. 1,50, lungo 24 metri e profondo 6,60 metri con una “scena ” che nel suo retro presentava un corridoio di collegamento con due ambienti laterali usati come magazzini di scena. Molto probabilmente subì l’ultima distruzione nel 1532. 

Terza Tappa: Cisternone romano. La visita si svolgerà dalle 11,30 alle 12,00. E’ probabilmente la più antica basilica sotterranea romana. L’arce corrisponde all’attuale borgo medievale di Castellone. Il “Cisternone” era alimentato dalle sorgenti della zona collinare di S. Maria la Noce per garantire il rifornimento idrico dell’antica città di Formiae. Tra le più importanti testimonianze dell’ingegneria idraulica romana, presenta forti affinità tipologiche con due delle più importanti cisterne del mondo antico, quali la “Piscina Mirabilis” di Miseno e la celebre “Yerbatan Saray”. Dispone di 60 colonne e 7000 metri cubi di capacità. In questo luogo suggestivo il visitatore è protagonista immerso in uno spazio dinamico, coinvolto da un moto che lo invita ad avanzare verso il “centro focale” dell’ambiente: l’originario ingresso all’antica cisterna. 

Quarta Tappa: Museo archeologico nazionale (Dalle 12,15). Il Museo, realizzato nel 1997, costituisce l’ampliamento di un precedente Antiquarium istituito nel 1968, dopo la distruzione, avvenuta durante la guerra, di una sede civica risalente agli anni Trenta. Riorganizzato e notevolmente arricchito, occupa un’ala del settecentesco palazzo municipale, nota come ‘Stalloni dei Borboni’. La raccolta è composta in prevalenza da sculture, di elevato livello artistico, databili nella massima parte tra il I sec. a.C. ed il I sec. d.C., il periodo della maggiore fioritura della Città. Si tratta di statue virili e muliebri di carattere onorario, erette a membri illustri della società formiana – patroni, magistrati – ma anche a personaggi della famiglia imperiale (è riconoscibile un’immagine di Caio Cesare, nipote di Augusto) rinvenute soprattutto nell’area dell’antico foro cittadino. Tra le altre numerose sculture che, dopo il ritrovamento nel medesimo sito negli anni Venti, furono trasferite al Museo archeologico di Napoli, sono tornate recentemente a Formia: tre statue virili in eroica nudità con testa ritratto, una statua sacrificante, due figure panneggiate femminili, una testa velata di giovinetto e un ritratto di donna anziana. Sono, inoltre, presenti raffigurazioni di divinità e soggetti mitologici (Ares, una pregevole Leda col cigno, Stagione, Ganimede, ecc.) destinati a decorare le lussuose ville marittime che sorsero numerose sul litorale. Sono esposti, inoltre, una bellissima erma bifronte e i 5 volti svelati rinvenuti nella cosiddetta “Villa di Mamurra”.

Alla fine della visita sarà offerto ai partecipanti un “aperitivo archeologico” presso il Gazebo Formia Turismo installato all’ingresso del Museo Archeologico, in via Vitruvio 186 (Piano Terra Municipio).

redazione

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