Monte San Biagio si conferma un paese dalla perfetta vivibilità ambientale e risulta assolutamente scevro da qualunque tipo di inquinamento elettromagnetico. Lo hanno certificato i tecnici dell’Arpa Lazio, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale che, a distanza di qualche settimana dai precedenti controlli specifici effettuati in località Fontanelle e nell’area di via Provinciale San Magno sull’antenna telefonica installata dalla Vodafone, ieri mattina, sono tornati nel caratteristico centro del sud pontino, per monitorare l’intero territorio cittadino e valutare la possibilità di radiazioni ionizzanti eccedenti i normali valori previsti dalla pur rigida legislazione in materia.
Ebbene, a fine giornata, tutti i controlli effettuati, in particolare, attorno alle zone dove sono presenti antenne telefoniche o radiotelevisive e dove più forti erano i timori dei cittadini, hanno dato esito completamente negativo, registrando parametri vicini allo zero o, in un solo caso, al minimo dei limiti consentiti. Premesso, infatti, che i valori ammessi dalla catena strumentale prevista dall’attuale normativa (la legge n.36 del 22/02/2001, integrata dal DPCM dell’8 luglio 2003), vanno da 1 W/M ad un limite accettabile di 6 W/M, come detto, tutti i controlli effettuati dai tecnici dell’Arpa, accompagnati dall’assessore comunale alle Attività Produttive, Arcangelo Di Cola, sono risultati ampiamente rassicuranti, in entrambi i gruppi di frequenze, RF ed ELF (Extremely Low Frequencies), facendo registrare i seguenti valori.
La prima verifica ha riguardato la scuola “Giovanni XXIII”, dove sono stati riscontrati livelli di elettromagnetismo al di sotto di 1 W/M; successivamente, si è passati ad esaminare,
“Con l’operazione odierna, ha sottolineato l’assessore Di Cola e grazie alla piena collaborazione dell’Arpa Lazio che ci ha consentito di passare letteralmente al “setaccio antinquinamento” l’intero territorio comunale, abbiamo voluto fornire ampie rassicurazioni a tutti quei cittadini che avanzavano dubbi e chiedevano giustamente risposte certe, in termini di sicurezza e vivibilità ambientale”. Comunque, ha concluso Di Cola, “non ci fermiamo qui ed il nostro impegno sarà ora quello di ridurre il livello elettromagnetico (seppur nella norma), anche in zona Castello, attraverso una ricollocazione delle strutture televisive ivi presenti”.
Di Sergio Monforte
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