Si è riunito in questi giorni il Direttivo del Gruppo Noi con Salvini Minturno per analizzare la grave situazione di stallo in cui versa il centro storico di Minturno, oramai totalmente abbandonato a se stesso.
Se tale stato di cose dovesse continuare si arriverebbe al paradosso di vedere letteralmente svuotato quello che da sempre per storia, paesaggio e cultura ha costituito il nucleo portante della collettività Minturnese.
Attività commerciali costrette alla chiusura, giovani costretti ad emigrare in cerca di un’opportunità per il futuro e totale assenza dall’agenda politica di tali importanti tematiche sono la triste realtà degli ultimi anni.
Un esempio su tutti del lento declino del centro storico è quello dello spostamento del mercato, che fin dai tempi che furono si era sempre svolto nel centro storico di Minturno, interessando Via principe di Piemonte e Piazza Portanova ; tuttavia, alla fine del 2010 la giunta Galasso deliberò lo spostamento del mercato per sei mesi, ovvero per il tempo teoricamente necessario a terminare i lavori di rifacimento di piazza Portanova, cercando anche di spostare la classica fiera annuale che si tiene ogni anno il 13 Dicembre in onore di Santa Lucia, non riuscendo tuttavia a chiudere anche l’area della Fiera grazie ai commercianti ed alla forte mobilitazione popolare che consegui a tale decisione, salvandosi così almeno tale evento, oramai unica attività di rilievo che ancora si svolge nel centro storico.
Gli anni sono passati, i lavoro di rifacimento della piazza abbondantemente terminati, ma del ritorno del mercato nella sua storica sede non se ne vede traccia e non se ne parla.
Nel 2014 la giunta Graziano provò a deliberare l’immediato ritorno del mercato nel centro storico, ma non se ne fece nulla, forse per l’imposizione di chi aveva qualche interesse da tutelare.
Tra i punti programmatici della Lista Noi con Salvini, quindi, il risveglio del centro storico, il recupero delle bellezze artistiche e paesaggistiche che da sempre hanno inserito con pieno merito Minturno tra i borghi più caratteristici d’Italia, con tutte le sue peculiarità e tradizioni tra cui spicca lo storico mercato rionale, costituiranno certamente punti determinanti della futura azione di governo.