Per chi vuole portare a tavola il panettone più buono di tutti deve fare attenzione alla scelta. Alcune cose sono da controllare per non sbagliare: ecco quali sono.
Il Natale è sempre più vicino e tra le specialità culinarie che non possono mancare sulle grandi tavolate c’è il panettone. Questo dolce tipico della tradizione italiana sta spopolando anche in tutto il mondo, conquistando i palati di tutti. Ma, come spesso succede con gli altri prodotti, nel periodo che precede le festività c’è un fiume di offerte, marchi e opzioni.
Proprio per questa ampia varietà è spesso complicato venire a capo su quale scegliere e garantirsi che ci si porti a casa un panettone di qualità. Anche perché la maggior parte delle persone ha intenzione di mettere a tavola un dolce con la cupola gonfia, con la mollica morbida e leggera dal sapore burroso, irresistibile per grandi e piccini. Dunque, per evitare di sbagliare ci sono 10 regole da seguire per una scelta accurata, così da sfoggiare il più buono di tutti.
Un gruppo di migliori pasticcieri italiani hanno deciso di svelare quali sono le 10 regole da seguire per assicurarsi di portare a tavola un panettone di qualità e fare una bellissima figura il giorno di Natale. La prima riguarda l’aspetto visivo, perché è l’elemento seduttivo e cambia da prodotto a prodotto, a seconda della casa di produzione. Un buon dolce ha bisogno dell’alveolatura omogenea: la crosta salda e il colore bruno/dorato.
La terza regola è che il dolce deve sapere di buono, se si percepiscono odori chimici o stantii vuol dire che c’è qualcosa che non va. È poi molto importante sapere la qualità delle materie prime e quindi conoscere gli ingredienti; leggere le etichette è necessario. Gli esperti hanno spiegato che un buon panettone deve avere complessità, che è sinonimo di qualità, per questo ha bisogno di lunghi tempi di lavorazione.
Come sesta regola è stato rivelato che il dolce deve essere vaporoso; in pratica deve avere una consistenza soffice e leggera. Il momento dell’assaggio di una fetta intera è importante perché è in quel frangente che si scopre la qualità delle farine: non deve essere gommoso, ma deve sciogliersi in bocca. Fondamentale anche che ci sia l’equilibrio dei sapori, con ognuno che si riconosca e non prevalga su un altro.
Un altro indicatore di qualità è quando il dolce ha una perfetta corrispondenza tra le caratteristiche: soffice, idratato, buon profumo, canditi a pezzi che non si staccano e si scioglie in bocca. L’ultima regola da seguire per assicurarsi un panettone di ottima fattura è quello che si ricorda più facilmente: una fetta equilibrata, omogenea e coerente di certo rimarrà in mente.
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