Il Ministero della Salute ritira noto formaggio: il richiamo a seguito di un’analisi che ha rilevato un forte pericolo per la salute.
Allerte alimentari legate a prodotti che comunemente consumiamo sulle nostre tavole ci mettono ci spingono ad aprire gli occhi e prestare la dovuta attenzione sull’acquisto di determinati prodotti che potrebbero essere ritirati dagli scaffali, o dai frigoriferi dei supermercati.
Le autorità sanitarie ci informano del possibile rischio per la salute, legato al consumo di un determinato prodotto alimentare, per la presenza di sostanze che potrebbero rivelarsi nocive per l’uomo. In questo caso, parliamo in particolare di una tipologia di formaggio, la cui analisi al vaglio degli esperti ha determinato il richiamo del prodotto in questione. Nella giornata odierna, infatti, il Ministero della Salute ha diramato un’allerta alimentare per segnalare il richiamo di un noto formaggio a pasta cremosa. Scopriamo di più.
È direttamente dal sito del Ministero della Salute che si apprende che, nella giornata odierna, il prodotto caseario confezionato dalla Formaggeria Camuna e prodotto dall’azienda agricola La Bratta, che già in precedenza non aveva superato l’analisi di conformità per rischio di latte crudo in un altro prodotto.
Il formaggio in questione è lo STRACCHINO LAGO ISEO. Il motivo del richiamo è legato alla possibile presenza al suo interno del batterio Escherichia Coli STEC. Il lotto in questione sottoposto a ritiro è riconosciuto con il numero identificativo: 1741024. Alla vendita, il prodotto è proposto in forma intera da 1.5kg – a questo non è associata una data di scadenza. Chiunque abbia eventualmente acquistato tale lotto, è chiamato a restituirlo immediatamente presso il medesimo punto vendita e richiedere una sostituzione, o un eventuale rimborso.
L’alimento contaminato, se ingerito, può portare a gravi conseguenze per la salute dell’essere umano. A causa della produzione di tossine nel proprio organismo, questo può essere causa di dissenteria, gastroenterite, dolori addominali, febbre; in rari casi le complicazioni dovute all’infezione diffusa possono generare danni renali. Qualora, ignari dell’allerta alimentare, il prodotto sia stato consumato, e si sospetta di avere un’infezione da Escherichia Coli, è sempre preferibile evitare il fai da te e rivolgersi con immediatezza al personale medico che potrà provvedere tempestivamente alla somministrazione della terapia e del trattamento medico più adatto a seguito di specifiche indagini.
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