A gennaio, in busta paga, i lavoratori potranno vagliare un’interessante novità e dovranno poi decidere se attivare o meno un’opzione.
La nuova Legge di Bilancio ha introdotto un’importante modifica procedurale che coinvolge i lavoratori dipendenti e le loro buste paga. Tale modifica sarà sottoposta ai lavoratori già a gennaio 2025. In busta paga, il documento che il datore di lavoro rilascia al dipendente ogni mese e in cui sono dettagliate le retribuzioni e le trattenute relative al periodo di impiego, sarà possibile far scattare un’opzione.
La novità riguarda le pensioni. In pratica, così come deciso dall’esecutivo e avallato dall’INPS, i lavoratori potranno decidere di versare parte del loro stipendio in modo da poter integrare l’assegno pensionistico futuro. Dunque siamo di fronte a una nuova strategia per poter ottenere un incremento del proprio assegno pensionistico, ma non tramite i soliti contributi…
La novità riguarda la possibilità di versare direttamente all’INPS una cifra trattenuta dalla busta paga, cioè del proprio reddito attuale, per far crescere la pensione futura. Tutto ciò sarà possibile a partire da gennaio 2025, quando i lavoratori avranno la possibilità di scegliere se attivare o meno questa nuova opzione di contribuzione diretta.
La scelta sarà inserita nelle buste paga. Quindi l’INPS permetterà a ciascun lavoratore di decidere se destinare una parte del proprio stipendio alla pensione. Ma di quanto si potrà incrementare l’assegno pensionistico futuro? E qual è la percentuale prevista della trattenuta?
Trattenuta in busta paga a gennaio 2025: come funziona la novità
Questa novità della trattenuta in busta paga a gennaio offre maggiore flessibilità al lavoratore e, concettualmente, permette anche a molti dipendenti di pianificare meglio il loro futuro pensionistico. E potrebbe essere una soluzione interessante soprattutto per i tanti italiani che già hanno messo in conto di poter ambire solo a una pensione inadeguata per vivere.
Ed ecco perché il Governo ha pensato a questa proposta che, su base volontaria, potrebbe rappresentare una valida soluzione alle preoccupazioni di tanti lavoratori. La trattenuta in busta paga corrisponderà al 2% dello stipendio. Ma, come anticipato, non c’è nulla di obbligatorio. Ogni lavoratore deciderà se attivare o meno questa possibilità.
Per attivare la possibilità di versare il 2% dello stipendio all’INPS e aumentare l’assegno pensionistico futuro, il dipendente dovrà innanzitutto aspettare la busta paga di gennaio 2025. Dopo aver letto le istruzioni fornite nel cedolino, se si decide di attivare il contributo, bisognerà seguire le indicazioni per firmare e inoltrare la documentazione necessaria all’INPS. Ciascun lavoratore, calcolatrice alla mano, deciderà in piena autonomia se gli conviene o no concedere questo 2% alla pensione futura.