Il mese di luglio ha portato con sé tante novità per gli utenti dell’energia elettrica e il gas. Infatti è finalmente entrata in vigore la deliberazione 605/2014/E/com dell’AEEGSI che rafforza i meccanismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie.
CONCILIAZIONE ONLINE: dal mese di luglio 2015 tutti i distributori, dell’elettricità e del gas, e i soli fornitori della maggior tutela per l’elettricità avranno l’obbligo di partecipare al tentativo di conciliazione online del Regolatore se un loro cliente attiverà il Servizio. La partecipazione rimane volontaria per gli altri venditori (l’elenco degli aderenti è consultabile al sito www.autorita.energia.it).
PROSUMER: I prosumer, cioè coloro che sono allo stesso tempo produttori e consumatori finali di energia elettrica (ad esempio chi attiva un impianto fotovoltaico a casa) da luglio 2015 oltre a potersi rivolgere allo Sportello dell’Acquirente Unico per mancata o insoddisfacente risposta al reclamo, potranno utilizzare anche la conciliazione online. In particolare potranno attivare il Servizio per le controversie eventualmente insorte con il venditore, il distributore e il GSE (quest’ultimo obbligato solo per i servizi di ritiro dedicato e scambio sul posto). I prosumer inoltre potranno accedere alla procedura giustiziale gestita dall’Autorità (deliberazione 188/2012/E/com).
“DEBRANDING” ANTI AMBIGUITA’: grazie alla delibera dell’AEEGSI 296/2015/R/com adottata a fine giugno, le Società avranno un anno di tempo (entro il giugno 2016) per separare i marchi distinguendo sia a livello testuale sia grafico il distributore dal venditore. Le politiche di comunicazione, i canali e gli spazi commerciali dovranno essere ben distinti e non potranno più trasferire informazioni sensibili tra distributore e imprese di vendita (o tra chi, nello stesso gruppo, vende energia in tutela e nel mercato libero).
«L’estate 2015 porta novità positive per i consumatori, anche se in parte tardive – commenta l’avvocato Franco Conte, responsabile del settore Energia e Utenze per Confconsumatori – da un lato l’incentivo a sfruttare il canale della conciliazione online obbligando finalmente la controparte a partecipare; dall’altro la separazione della figura del distributore da quella del venditore, invocata da tempo. Da anni ormai le associazioni dei consumatori denunciano le pratiche ingannevoli con cui i consumatori si trovano inconsapevolmente nel mercato libero, convinti di non aver modificato il contratto né cambiato operatore. Anche le informazioni commercialmente sensibili degli utenti (specie sulla morosità) diventano in alcuni casi una leva impropria per forzare la scelta del cliente. Gli utenti, invece, devono poter scegliere il proprio contratto in modo consapevole e trasparente».
Per segnalare pratiche scorrette e per accedere alla conciliazione online, gli utenti possono rivolgersi alle sedi di Confconsumatori sul territorio oppure agli sportelli del progetto “Energia: diritti a viva voce“.
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