“Dopo una settimana di sperimentazione è evidente a chiunque frequenti un treno che i nuovi orari promossi da Trenitalia sono un errore e vanno cambiati. Di concerto con il Sindaco di Minturno, avevamo già segnalato alla Regione le problematicità legate alla soppressione di alcune corse per pendolari che avrebbero prodotto disagi agli utenti ed un ingiustificato appesantimento delle funzioni della stazione di Formia”. Così il Sindaco Sandro Bartolomeo dopo la protesta andata in scena oggi alla stazione ferroviaria con i pendolari esasperati che hanno bloccato il treno in partenza verso Napoli centrale.
“Le coincidenze sono troppo ravvicinate – spiega l’Assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano – e non vengono rispettate come chiunque prende il treno sa che può accadere. Le corse tagliate a prima mattina sono troppo pesanti. Abbiamo già visto incrementare la mobilità su gomma per via dei pendolari che non possono permettersi di perdere il treno. Interventi come questi hanno inevitabili conseguenze sui processi di urbanizzazione. Roma è una città caotica e per larga parte invivibile, con periferie ridotte ai limiti della decenza e provvedimenti di questo tipo rischiano di peggiorare la situazione. A queste condizioni non si può viaggiare e lavorare. I migliaia di pendolari che ogni giorno affollano la linea Formia-Roma potrebbero vedersi costretti a cercare un appoggio a Roma, finendo, dati i costi, per contribuire al sovraffollamento di quelle stesse periferie già così in difficoltà. Abbiamo un territorio ampio, bello. L’ultima cosa che serve è un nuovo processo di accentramento della popolazione”.
“Comprendiamo le esigenze di riorganizzazione dei servizi pubblici – prosegue il primo cittadino Sandro Bartolomeo -. Siamo i primi disponibili a trovare soluzioni per contenere gli sprechi ma il trasporto su rotaia e qualsiasi alternativa alla mobilità su gomma devono vedere un investimento in espansione, non in riduzione. Chiediamo alla Regione di intervenire. La stazione di Formia serve un comprensorio vasto e un bacino potenziale di utenza che sfiora i 90 mila abitanti. Va bene provare ma, se le cose non vanno, bisogna avere il coraggio e la responsabilità di tornare indietro sui propri passi. Chiediamo un incontro urgente alla Regione perché si apra un tavolo che coinvolga tutti i sindaci dei comuni interessati dalla riorganizzazione del servizio. I disagi sono troppo gravosi perché si vada avanti così. Le competenze tra Regione e Trenitalia sono diversificate. Al presidente Zingaretti chiediamo di intervenire su Trenitalia perché faccia un passo indietro e riconsideri le esigenze di questo territorio”.