Nel pomeriggio di ieri 24 ottobre 2016 si è tenuto, presso la sede dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio, l’incontro dell’Osservatorio Regionale Trasporti sul tema avente ad oggetto due punti all’ordine del giorno: Cambi orari dicembre e Illustrazione principali contenuti prossimo Contratto Servizi Regione-Trenitalia.
Al tavolo, in rappresentanza dei pendolari della linea FL7 Roma-Napoli, erano presenti il solo gruppo spontaneo pendolari stazione di Minturno per il tramite della Confconsumatori associazione riconosciuta a livello nazionale e regionale e pertanto legittimata a partecipare al tavolo di lavoro. Erano presenti inoltre la rappresentanza di Trenitalia, la Regione Lazio e rappresentanze delle altre linee ferroviarie laziali.
La Regione Lazio ha inizialmente illustrato il nuovo Contratto di Servizio trasporti ferroviari, frutto di un lungo lavoro di condivisione con Trenitalia e le associazioni dei consumatori con il quale si propone di migliorare gli standard qualitativi del trasporto regionale attraverso l’acquisto di nuove tipologie di treni e un costante monitoraggio del servizio svolto da Trenitalia rispetto a cui saranno elargiti i compensi.
Successivamente si è affrontato il problema dell’imminente cambio orari di dicembre. Enfatizzato da parte di Trenitalia le innovazioni introdotte, in generale per alzare i livelli qualitativi su tutte le linee del Lazio, resta però confermata la volontà di provvedere ai collegamenti diretti per Roma (e viceversa) solo ed esclusivamente, con collegamenti dalla stazione di Formia, raggiungibile da Minturno con treni regionali provenienti da Napoli ai quali sono programmate coincidenza a distanza di 10 minuti. Analoga situazione per i collegamenti di ritorno.
La conseguenza sarà che, la velocizzazione dei tempi di collegamento sponsorizzata come uno degli obiettivi del nuovo orario, per i treni interessanti la stazione di Minturno Scauri non solo non ci sarà, anzi vengono aumentate per i tempi di scambio a Formia e potenzialmente aggravate laddove i ritardi facessero saltare le coincidenze.
Appare chiaro, quindi, che in questo modo si sono persi per la Stazione di Minturno Scauri i quattro regionali veloci ottenuti dopo anni di lotta e che per i pendolari costituiscono un traguardo importante quale segno di modernizzazione del servizio a vantaggio del confort e della integrità psicofisica, nonché tutti i treni che avevano origine e termine nella stazione di Minturno Scauri con l’aggravamento di dover sempre provvedere al cambio presso la stazione di Formia per dirigersi verso nord.
Effettivamente dall’analisi degli orari nella loro globalità può emergere anche il supposto miglioramento degli standard qualitativi e quantitativi: sono istituiti nuovi regionali veloci che collegano Napoli con Roma ed è stato istituito un orario metropolitano che collega Latina con la capitale. Ma emerge in modo incontrovertibile che tutto il supposto miglioramento è stato operato a discapito solo di un gruppo di pendolari/utenti, ovvero quelli che utilizzano la stazione di Minturno.
Ricordiamo che la stazione di Minturno-Scauri serve un bacino di utenza che interessa non solo la stessa Minturno ma anche altri Comuni del basso Lazio costiero quali Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Spigno Saturnia i cui complessivi abitanti ammontano a 34.027 (dati ISTAT al 1/1/2016) su una superficie di 75,35km2; a questi si aggiungono utenti provenienti dall’area settentrionale delle Regione Campania che per motivi di lavoro fanno capo a Roma anziché a Napoli e moltissimi residenti del Comune di Formia, in particolare delle zone di Gianola e Santa Croce, prossime a Minturno, probabilmente per la facilità di raggiungimento della stazione e per il servizio di parcheggio offerto.
Orbene non si comprende come la Regione Lazio, che controlla e sovvenziona il trasporto regionale, abbia deciso di tagliare fuori dallo stesso la stazione di Minturno Scauri e quindi di conseguenza tutti i comuni laziali che su di essa gravitano.
Sembra quasi che i contribuenti dei Comuni di Minturno, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Spigno Saturnia, Coreno Ausonio e parte della popolazione di Formia sud siano cittadini di serie B.
I cittadini dell’estremo sud della regione Lazio hanno pari dignità e diritto di avere gli stessi servizi al pari di tutti i cittadini laziali, poiché pagano le stesse tasse anche se questo sembra che la Regione Lazio non lo voglia considerare.
Confidiamo nella speranza che le amministrazioni locali e regionali rivalutino in modo sostanziale ed effettivo le decisioni che si accingono ad intraprendere anche alla luce delle istanze provenienti dagli utenti della stazione di Minturno Scauri.
La Confconsumatori ed il Gruppo pendolari di Minturno hanno poi chiesto la convocazione di un tavolo per la discussione delle specifiche problematiche evidenziate ed interessanti la stazione di Minturno Scauri e la Regione Lazio ha assicurato lo svolgimento di un o studio specifico degli orari relativi alla stazione di Minturno Scauri.
Ai pendolari invece chiediamo di tenere alta l’attenzione sulla questione e di partecipare attivamente alle attività che si renderanno necessarie al fine di tutelare l’utenza tutta.
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