Gaeta cambia sul serio: dopo più di 40 anni avrà un nuovo Piano Regolatore Generale. E’ infatti in piena attività lo staff tecnico cui è stato affidato l’incarico di redigere la Variante Generale al Piano Regolatore Generale vigente, a seguito di procedure di evidenza pubblica, nel rispetto del codice dei contratti pubblici.
Staff tecnico presentato in Conferenza stampa venerdì 18 novembre 2016, dal Sindaco Cosmo Mitrano e dall’Assessore all’Urbanistica Luigi Coscione. Presenti anche il Dirigente Dipartimento Riqualificazione Urbana arch. Roberto Guratti e la funzionaria comunale arch. Lidia Pelliccia.
MATE Soc. coop., DREAM Italia Soc. coop., arch. Stefano Stanghellini, arch. Francesco Nigro: è questo il raggruppamento temporaneo di professionisti che ha l’importante compito di ridisegnare il profilo di Gaeta, definendo i nuovi percorsi del suo sviluppo urbanistico, sociale ed economico, secondo le preliminari linee guida, indicate dall’Amministrazione Comunale, valutate in un ampio processo di partecipazione e concertazione cittadina che si svilupperà a partire dalle prossime settimane.
“Finalmente dopo 43 anni di stand by, – ha dichiarato il Sindaco Mitrano – dopo i tentativi posti in essere dalle varie compagini amministrative che ci hanno preceduto, falliti per diverse motivazioni, Gaeta cambia. Stiamo per dare un nuovo contenuto allo strumento padre di ogni azione amministrativa, posto a fondamento della vita stessa della comunità locale e dello sviluppo della città in ogni suo ambito da quello propriamente urbanistico, a quello economico, turistico, sociale, commerciale e della sostenibilità ambientale. Vogliamo assicurare una svolta nella crescita di Gaeta che vada nella direzione giusta, determinata dai fattori congiunturali intervenuti nel tempo, modificativi del previsto assetto economico, produttivo e sociale del territorio. Una svolta resa necessaria anche dall’evoluzione normativa avvenuta negli ultimi 40 anni, che ha dato vita ad un nuovo sistema vincolistico, prima carente e, per alcuni ambiti, inesistente. Sulla base di questi presupposti, considerato anche il lungo tempo trascorso e preso atto che le previsioni di assetto territoriale del vigente PRG sono state attuate solamente in parte, abbiamo deliberato l’avvio di una nuova pianificazione del territorio comunale, proponendo il perseguimento di specifici obiettivi, tutti fondati sulla valorizzazione delle proprie risorse naturalistiche e storico-culturali , nel pieno rispetto dell’ambiente e nella prospettiva della riqualificazione dei centri abitati con il chiaro intendimento di impedire ulteriore consumo di suolo”.
“La nostra Amministrazione – ha aggiunto il Primo Cittadino – sta dimostrando di avere coraggio, a differenza delle precedenti. Il coraggio di fare scelte fondamentali, provando a guardare oltre, per individuare il cammino futuro della città. I membri dello staff tecnico al lavoro hanno curricula professionali di alto profilo e sono pronti a calarsi nella realtà locale per avere un’adeguata conoscenza del nostro territorio e delle sue dinamiche socio – economiche. Si tratta di esperti che hanno già lavorato a Piani Regolatori di città costiere in Sardegna, in Puglia e sulla costa adriatica. A questo gruppo di lavoro chiediamo tempi certi… senza fretta … ma tempi giusti!”
A rassicurare sulla tempistica è stato l’Assessore Coscione “Le fasi di lavoro sono già ben definite e cadenzate, vorremmo portare in Consiglio Comunale la proposta di Variante al Piano Regolatore Generale per il mese di gennaio 2017″.
Il Vice Sindaco ha illustrato le linee guida, punto di partenza per lo staff tecnico:
dotare il territorio di una strumentazione urbanistica coerente con il sistema vincolistico vigente e coerente con i principi e con la disciplina tesa alla tutela e salvaguardia del territorio, con particolare attenzione alla sua vulnerabilità sotto diversi profili;
ridefinire le indicazioni urbanistiche territoriali finalizzate alla valorizzazione della vocazione turistica della città, nella prospettiva di sostenibilità economica ed ambientale;
considerare, in termini di valorizzazione e tutela, il patrimonio artistico, culturale, archeologico ed architettonico della città;
individuare modalità e strategie tese alla riqualificazione dei centri storici, delle aree incise da insediamenti produttivi dismessi e della riqualificazione dell’esistente;
definire nuove e compatibili strategie di valorizzazione della costa e del territorio interno non ancora compromesso;
il ridimensionamento delle aree di espansione edilizia prevista dal vigente strumento urbanistico, in considerazione sia della vigente disciplina di tutela dl paesaggio e dell’assetto idrogeologico che sulla base una oggettiva ed aggiornata analisi socio-economica inerente le prospettive di sviluppo attuali e future;
riorganizzare gli spazi pubblici, dei servizi della viabilità e delle modalità di accesso alla città, al fine di un miglioramento della qualità della vita e nella prospettiva di un più tangibile sviluppo dell’afflusso turistico;
valorizzazione e riqualificazione delle attività produttive e di servizi proprie della cultura marinaresca, quale risorsa imprescindibile per il rilancio turistico ed economico della città.
“Nei prossimi giorni – conclude Coscione – sarà avviato un ampio confronto con tutte le parti della comunità locale, portatrici di interessi sociali ed economici, dalle organizzazioni sindacali, imprenditoriali e commerciali al mondo dell’associazionismo. Stimolando la partecipazione della cittadinanza, al fine di definire e puntualizzare gli obiettivi fondamentali”.
L’Arch. Raffaele Gerometta, legale rappresentante della Mate soc. coop., ha ben definito gli step del lavoro di squadra ormai avviato: “Si parte con la diagnosi, ovvero l’analisi dei punti di forza e di debolezza del territorio; per proseguire con la valutazione degli obbiettivi, accompagnata dalla partecipazione e dalla concertazione con le forze socio economiche della città; e infine si giunge alla redazione della Variante con la specificazione del nuovo corso che la città di Gaeta dovrà intraprendere. Ovviamente è questo uno schema di sintesi nel quale entrano in gioco tanti fattori quali ad esempio studi approfonditi degli scenari ambientali, idrogeologici, demografici, e della sicurezza cittadina. E’ dunque un lavoro molto complesso, che potrebbe essere paragonato a quello di un medico che fa la diagnosi e deve individuare la terapia migliore, in quella determinata situazione, per giungere alla soluzione più adeguata alla problematica diagnosticata”.
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