Omessa fatturazione luce e gas: come difendersi

In tutta Italia cresce il numero di utenti che lamentano di non ricevere bollette Eni Spa da mesi o anni. Risolto un caso limite a Gaeta

20131127-133057.jpgParma – Latina, 27 novembre 2013 – Diversi utenti hanno atteso la bolletta della luce o del gas per mesi, o anni, e poi, improvvisamente, si sono visti presentare un conto fin troppo salato. Confconsumatori sta riscontrando in tutta Italia problemi simili di prolungata omessa fatturazione delle utenze di energia elettrica e gas, in particolare da parte di Eni S.p.A. Attualmente ci sono segnalazioni di utenti di diverse regioni (Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Campania e Sicilia) che comunicano agli sportelli dell’associazione di non aver ricevuto bollette per un periodo che va da diversi mesi fino a ben due anni di attesa.

QUALI DANNI PER IL CONSUMATORE? – In tanti si sono rivolti al gestore che ha attribuito il disservizio ad alcune anomalie tecniche. «Non c’è assolutamente alcuna anomalia tecnica che possa giustificare la omessa fatturazione che protrae per anni – spiega Franco Conte, responsabile del settore Energia di Confconsumatori Non sono pochi, purtroppo, i casi di omessa fatturazione che persistono anche per anni. Questa cattiva gestione comporta ovviamente che, all’atto della messa a regime della fatturazione, l’utente si trova ad avere di colpo un’unica fattura esorbitante, ma cosa ancor più grave è che con tale omissione si impedisce al consumatore di poter verificare periodicamente i propri consumi e valutare anche la eventuale convenienza di altre offerte».

COME DIFENDERSI? – Il primo passo è sempre quello dell’invio di un reclamo scritto per ottenere il ripristino della fatturazione e la rateizzazione, che gli spetta di diritto (senza interessi di dilazione) con un numero di rate pari ai mesi di omissione di fatturazione. Il consumatore, autonomamente o affidandosi agli esperti di Confconsumatori, ha la possibilità di utilizzare i normali canali di reclamo e se questi non vanno a buon fine, di accedere allo strumento della conciliazione, tramite il quale sono stati risolti molti casi di omessa fatturazione. Il ricorso al Giudice in questi casi, infatti, è da considerarsi come l’ultimo rimedio da esperire.

IL CASO LIMITE – Il Giudice di Pace di Gaeta ha recentemente condannato la società Eni S.p.A. alla emissione delle fatture con cadenza bimestrale e alla rateizzazione dell’importo relativo al periodo di omessa fatturazione. L’utente era passato ad Eni nel 2010 sia per la fornitura di gas che di energia elettrica. Dopo il passaggio aveva ricevuto regolarmente le fatture del gas ma nessuna bolletta per i consumi elettrici, Dopo 2 anni, nonostante le rassicurazioni telefoniche della Società nel maggio 2012 il problema dell’omessa fatturazione non era ancora risolto, così, esasperato,l’utente si era rivolto alla sede di Confconsumatori Latina e, per il tramite dell’avvocato Franco Conte, aveva dato corso ad un giudizio per il ripristino della normale fatturazione. Il Giudice ha condannato la società Eni al ripristino della fatturazione e alla rateizzazione con rate da 80 euro dei consumi relativi al periodo di sospensione.

Comunicato Stampa CONFCONSUMATORI

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