Sono sconvolto. Un’azione vile che non ti fa vivere tranquillo, come amministratore e come cittadino. Una persona al di fuori della norma ma tranquillo. Mi diceva: “Sindaco, tu mi sei simpatico”. Una persona buona. Forse anche involontariamente ha scoperto qualche nervo che non doveva scoprire. Questo ti fa accendere l’allarme rosso. Sono padre di due bambini. Vogliamo vivere nella tranquillità e nella sicurezza. Le forze dell’ordine stanno svolgendo il loro lavoro egregiamente, “con una scarpa e una ciavatta” riescono a portare a termine la loro missione. Qui è un problema di cultura. Siamo abituati a ritrovarci in queste assise sempre il giorno dopo. Dobbiamo imparare a prevenire queste situazioni. Un po’ tutti facciamo il “mea culpa” per la chiusura del tribunale del Golfo – non di Gaeta – per tutta la nuova geografia giudiziaria. Questo è un problema non di parte ma dell’intera comunità. Dobbiamo difendere la nostra libertà individuale. Quella di ieri è una ferita di tutte le città del Golfo di Gaeta e di tutta la provincia di Latina. Manterremo la schiena dritta e la testa alta.