“La lotta alle mafie passa anche dalla restituzione ai cittadini di ciò che è stato loro indebitamente sottratto”. Queste sono le prime parole pronunciate da Alessandra Arena, presidente della Cooperativa Programma 101, che ha rilasciato un’intervista esclusiva alla nostra redazione. “La città di Gaeta ha ben 22 beni confiscati e visti i suoi 23.000 abitanti, come media abbiamo un bene confiscato ogni mille cittadini. La nostra iniziativa è nata dalla presa d’atto che dal 1998 c’è un patrimonio in stato di totale degrado e abbandono ed è giunto il momento di occuparsene”. Parole cadenzate e decise quelle di Alessandra, una giovane studentessa di giurisprudenza originaria di Gaeta, che rappresenta la linfa di una città che ha la chiara voglia di gridare ad un popolo, quello pontino, di combattere ogni forma di illegalità. “Durante la riqualificazione del sito si sono alternate circa una trentina di persone, dai 16 anni in su di Gaeta e non solo, che hanno vestito le maglie della Cooperativa – continua Alessandra – un grazie particolare va ai nostri partner Unipol Assicurazioni che ha messo a disposizione la copertura assicurativa per l’evento, e allo Spi CGIL molto sensibile al tema della Legalità e col quale avevamo già vissuto esperienze di riqualifica di beni confiscati in altre zone d’Italia”.
Colpisce il punto di vista di questi cittadini riguardo al tema dei beni confiscati, per loro la riqualifica di queste aree non può rappresentare vera lotta alle mafie se non si traduce in ricchezza e Lavoro vero per il territorio. Una lotta quella di questi ragazzi che passa dalla vita comune. Vogliono un mondo senza eroi, dove ognuno fa il proprio dovere. Ci trasmettono la loro gioia raccontandoci della diffidenza dei primi giorni degli abitanti del quartiere trasformatasi subito attenzioni e premure dei giorni successivi, caffè, bibite fresce, dolci, e piante per abbellire il nuovo giardino. Contributi fondamentali che hanno permesso di rendere finalmente fruibile a tutti noi un bene, il cui valore morale è inestimabile. “I beni confiscati abbandonati non sono altro che un peso per le Amministrazioni, riqualificarli vuol dire dargli nuova vita e garantire un prosieguo al lungo e duro lavoro di forze dell’ordine e magistratura.”
Domenica 15 Settembre sarà il grande giorno per tutti i ragazzi che da un mese ormai fulltime lavorano gratuitamente al cantiere, Domenica alle ore 18.00 restituiranno nelle mani del Comune le chiavi di un bene finalmente a disposizione di un intera città.