Metti l’eccezionale professionalità di medici e collaboratori ospedalieri, metti il loro entusiastico slancio operativo, aggiungi il supporto di figure che hanno segnato pagine storiche nei campi della musica, dello sport o dell’arte in genere ed ecco la ricetta della buona sanità, quella che ognuno desidera riscontrare in tutti i reparti di ogni nosocomio.
E’ quanto si è registrato a Formia presso l’ospedale “Dono Svizzero” dove, convenuti nella sala convegni della struttura, il direttore generale dell’ospedale, Giuseppe Ciarlo, il dirigente medico della direzione medica del nosocomio (vice direttore, n.d.r.), Nunzio Manciagli, il direttore U.O.C. del reparto di Chirurgia, Vincenzo Viola, primario facente funzione, hanno incontrato, alla presenza della stampa, l’ex calciatore Andrea Carnevale, già titolare nella nazionale italiana e di quella olimpica, nonché validissimo atleta impegnato con la Roma, con il Napoli, al fianco di Maradona, con il Pescara, il Catania e una serie interminabili di altre squadre, dopo aver iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili del Fondi ed essere decollato quando era in forza al Latina calcio.
Oggi, nella sua qualità di osservatore tecnico dell’Udinese calcio, Andrea è sceso –e non si tratta della prima volta, anzi!- in provincia per apportare la sua testimonianza concreta al difficile lavoro che contraddistingue giornalmente il duro compito dei medici e delle loro equipe operative. “Campione di generosità” lo ha definito il dott. Viola, ricordando le tante volte in cui il golden boy, originario di Monte San Biagio, si è impegnato in prima persona per apportare un contributo di solidarietà a tante cause riabilitative di molteplici criticità nello stato di salute di pazienti gravi.
Carnevale, ricordando le sue esperienze calcistiche con la maglia del Napoli, al fianco di Diego Armando Maradona, ha definito il dott. Viola il “Maradona” del “Dono Svizzero”, facendo riferimento a tanti autentici “miracoli” che il pur giovane chirurgo ha realizzato quando si è trovato di fronte a casi anche disperati.
Carnevale che, accompagnato dal responsabile del reparto, ha fatto visita ai degenti di Chirurgia, confortandoli con parole rassicuranti e facendo cenno anche a due interventi effettuati dal primario facente funzione su due congiunti dello stesso ex calciatore, con risultati più che eccellenti, ha ribadito che questa sua “vocazione alla generosità mi deriva dalla sensibilità verso i bambini”.
Da Udine, dove vive, egli si reca in continuazione presso il modernissimo ospedale di Aviano dove è presente un attrezzatissimo reparto di oncologia infantile, magistralmente diretto del prof. Tirelli. “Con lui organizziamo incontri tra degenti e calciatori o sportivi in genere, specie in questo momento critico dove un virus tremendo e infido, che non risparmia neppure gli atleti, attenta alla salute di tutti, piccoli e grandi.
Ma il messaggio che ho lasciato ai piccoli friulani e che rinnovo qui a Formia è che ho la ferma convinzione che ce la faremo! Forse qualcosa non è andata come sarebbe dovuto andare, nel comportamento di molti soggetti durante l’estate, ma ora è il momento di guardare avanti con il giusto ottimismo, autentica ricetta propedeutica per questa criticità.
Ognuno faccia, perciò, il proprio dovere! Pensate che personalmente mi sono sottoposto a ben 37 tamponi, di cui 15 sierologici e domani, venerdi 16, mi sottoporrò al 38° per poter garantire sul mio stato di salute domenica allorchè dovrò essere in campo per guidare gli atleti nel corso della partita”.
Soddisfatto, nelle sue dichiarazioni, anche il dott. Nunzio Manciagli, dirigente medico presso il nosocomio formiano dopo aver prestato la sua opera in quel di Latina nella direzione dell’ospedale “Santa Maria Goretti”. L’incontro si è concluso con l’impegno di Carnevale a tornare quanto prima a incontrare i pazienti del reparto del dott. Viola.
Orazio Ruggieri