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Gaeta

Operazione “Coast to Coast 2”

Quattro persone colpite da misure cautelari personali in carcere ed ai domiciliari emesse dal GIP del Tribunale di Cassino, Dr. Francesco Armato su richiesta del Sostituto Procuratore, dr. Alfredo Mattei per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione eseguite dagli agenti del Commissariato di P.S. di Gaeta, in collaborazione con il personale della squadra di polizia giudiziaria di Formia, nell’ambito dell’operazione
denominata: “Coast to Coast 2”.

I DETTAGLI DELL’INDAGINE

Le attività di indagine sono iniziate nel corso del 2018 e scaturiscono dal “vuoto” venutosi a creare nelle piazze di spaccio, peraltro riconducibile alla molteplicità degli arresti già effettuati dalla Polizia di Stato di Gaeta e Formia nelle città della zona dell’omonimo Golfo, in ordine a reati connessi all’assunzione di stupefacenti da parte dei giovani del posto.

Il dispositivo firmato dal GIP, dr. Francesco Armato su richiesta del Sostituto Procuratore, dr. Alfredo MATTEI, arriva all’esito di una indagine durata oltre un anno e condotta dalla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Gaeta diretta dal dirigente, dr. Maurizio Mancini, con l’affiancamento ed il prezioso supporto di personale del Commissariato di Formia.

Questa ennesima operazione, pur essendo una “costola” della omonima precedente “coast to coast” finalizzata lo scorso mese di maggio, va comunque ricondotta all’esplicitarsi dell’azione giudiziaria di contrasto nei confronti dei capi del collaudato sodalizio criminoso della riviera di Ulisse. L’ulteriore elemento di differenziazione risiede anche nell’estensione delle consuete piazze di spaccio di Gaeta, Formia e Fondi, anche alla città di Cassino.
Si ribadisce dunque che l’assenza forzata degli attori “storici” dello spaccio, ha dunque attirato gli “appetiti imprenditoriali” di personaggi relativamente nuovi per le piazze del Golfo e della Valle dei Santi.
Come sempre l’attività d’indagine è stata difficile sin dal principio. Ha comportato lunghi appostamenti, condotti con la consueta professionalità e badando sempre a scongiurare ogni possibilità elusiva verso gli agenti operanti. Dunque, senza lasciare alcuna possibilità di fuga ai malfattori.
Contestualmente si effettuava l’attenta analisi delle intercettazioni telefoniche ed ambientali.
Da queste infatti, si è ricavato il contribuito decisivo alla definizione del quadro indiziario a carico di tutte le persone sottoposte a misure restrittive.
Lo sforzo profuso nelle suddette attività ha messo a dura prova il personale di polizia che, sempre grazie al collaudato lavoro di squadra, è riuscito ad effettuare tutti i dovuti riscontri: con arresti, sequestri e segnalazioni per droga agli assuntori-acquirenti.
Il “volume degli affari”, ammontante a diverse migliaia di euro a settimana e per quantitativi rilevanti di sostanza, prevedeva anche che il gruppo degli spacciatori compulsasse gli acquirenti obbligandoli a ricevere la droga a domicilio o in altro luogo sicuro di loro pertinenza.
In esecuzione di queste 4 ordinanze di cui, 2 di custodia cautelare in carcere e 2 ai domiciliari, viene sgominata la parte residua della nuova rete che si stava organizzando per fornire le città di Gaeta, Formia, Fondi e Cassino di cocaina: tutte operate nei confronti di giovani della zona responsabili, a
vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione con la modalità della continuazione.

Gaeta, quale centro estivo-turistico d’eccellenza, rappresenta sempre la città alla quale è rivolta l’attività investigativa che ha consentito anche di accertare: non solo che dall’abitato di Fondi partisse il nuovo approvvigionamento degli stupefacenti per il golfo, ma anche i personaggi posti al
vertice del sistema di “approvvigionamento” dello stupefacente.
Viene così nuovamente colpita la solida rete di pusher, anche incensurati che, in contatto tra loro con un linguaggio in codice (criptico), si erano ormai ben ramificati nel territorio del basso Lazio.
Nel carcere di Cassino sono dunque finiti in 2, ovvero:
1) D. A., di anni 27 di età, residente a Fondi;
2) D.N. E.L., di anni 29 di età, residente a Formia;
mentre ai domiciliari vengono associati altri due:
3) L. A., di anni 41 di età, residente a Gaeta;
4) D.Z. M., di anni 30 di età, residente a Cassino.

redazione

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