L’Operazione Fake Credits della Guardia di Finanza Catanese aveva colpito nei giorni scorsi anche dei cittadini di Minturno e Formia, Sebastiano Di Meo e Pietro Guardabascio, arrestati unitamente ad altre 25 persone per associazione a delinquere e frode fiscale con indebite compensazioni iva.
L’operazione, partita dalla Procura Siciliana e che vedeva coinvolti numerosi indagati in tutta Italia, con il sequestro di 11 Società e danni per le casse dello Stato per Milioni di Euro,aveva portato agli arresti domiciliari i due pontini, entrambi difesi dall’Avv.Pasquale Cardillo Cupo.
La misura e il coinvolgimento dei due è però durato assai poco; infatti, dopo essersi avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al Gip, gli indagati rappresentavano tramite l’Avv. Cardillo Cupo la loro estraneità, rappresentando di essere stati vittime di abusiva acquisizione dei loro dati personali, fiscali e societari, non avendo mai sottoscritto nulla ed essendo estranei al contesto associativo radicato nel Catanese.
Il Gip, preso atto delle istanze difensive dell’Avvocato Cardillo Cupo, decideva di revocare la misura cautelare per il venire meno dei gravi indizi di colpevolezza e ordinava l’immediata remissione in libertà degli indagati.