Alla presenza di tutte le autorità militari – in prima fila il Dott. Paolo Di Francia della Polizia di Stato, il Maggiore Luca Brioschi della Guardia di Finanza e il Tenente Emanuele Corda dei Carabinieri – ha avuto inizio così la conferenza stampa, con cui si è esplicitati tutti i modi, i tempi e gli scopi d’azione per contrastare l’infiltrazione, che, ormai, in tutta Italia non è più al tentativo di penetrazione, ma è una realtà più o meno consolidata.
A seguire l’intervento dell’avvocato Alfredo Nello – referente di SoS Impresa, altra parte integrante nella neonata realtà associativa – che ha argomentato la necessità di un “Osservatorio”, legata ai risultati ottenuti da altre simili realtà, operanti in altri luoghi. Tra gli esempi più lampanti, quello in Campania, dove il lavoro d’interfaccia con l’istituzione regionale, ha condotto alla redazione di una legge regionale.
Fonte: comunicato stampa
Dichiarazioni di spessore anche quelle del referente provinciale di “Libera”, Fabrizio Marras, e del referente locale di Formia, Annibale Mansillo.
Importante anche la testimonianza partecipativa del referente per la “Fondazione Caponnetto”, Raffaele Vallefuoco, il quale ha sottolineato la necessità, rimarcata poi anche dal Senatore Diana, di cominciare a lavorare in maniera metodica e meticolosa nelle scuole, tra i bambini, ovvero con gli adulti del domani, in cui vanno riposte grandi speranza. Egli stesso, nel ricoprire l’attuale incarico, deve l’allora progettualità nelle scuole che lo avvicinarono alla causa e all’attività associativa della Fondazione.
“Qualcuno dovrà pur fare il primo passo per costruire uno strumento efficace di contrasto all’illegalità come sarà l’Osservatorio” – le parole conclusive del Senatore Lorenzo Diana – rappresentate di Rete per la Legalità, altro segmento rilevante dell’Osservatorio – il quale nel profondo rispetto delle Istituzioni e della politica, ha ricollocato margini e competenze, sempre in prospettiva di quella collaborazione, che sola potrà portare a risultati concreti.
La firma del regolamento ha così espresso il bisogno di cominciare subito a combattere la disaffezione al senso di giustizia, la remissività figlia della paura, far riscoprire alle persone il coraggio che si è solo assopito, tutto questo per dare vita ad azioni concrete di contrasto alla malavita organizzata, ricordando che i proseliti di tale rete sono prima ancora vittime dell’ignoranza o ancora più dell’egoismo, della megalomania economica e di potere.
A settembre, la prima iniziativa, proprio nelle scuole, con un concorso che coinvolga i ragazzi nella realizzazione del logo dell’Osservatorio e dello slogan dello stesso.
L’ “Osservatorio permanente sull’infiltrazione mafiosa e sulla legalità del Basso Lazio” è l’espressione di una spinta dal basso, proprio per questo conferita di un’energia cinetica e motivazionale molto forte, apolitica, la cui partecipazione si spera presto allargata ad altre associazioni che ne condividano lo spirito e gli intenti.
Fonte: comunicato stampa
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