Ci sono voluti più di cento anni e, soprattutto, la buona e caparbia volontà di chi si sente investito del compito spontaneo di favorire una riappacificazione tra fratelli dello stesso suolo patrio, per creare la storica occasione di una stretta di mano che chiuda una pagina bruttissima di cronaca violenta –senza, comunque, farne assolutamente dimenticare l’insegnamento!- e suggelli una ritrovata fratellanza cui si augura sempiterna sopravvivenza.
Questa la premessa che sottolineare l’appuntamento
del 5 ottobre, a Itri, data in cui verrà presentato, sul continente, il libro “Le campane suonarono a stormo”, stupenda e commovente opera frutto della meticolosa e coraggiosa ricerca portata avanti da Rino Solinas, una firma tra i “non addetti ai lavori”, in quanto professionalmente operativo in altro settore, ma dall’intensità molto rara per quella profonda voglia, tipica dei Sardi, di porre sotto la lente di ingrandimento fatti che richiedono, in questo caso più che mai rispetto ad altri avvenimenti, obiettiva e serena osservazione analitica. Solinas, che ha coraggiosamente presentato il 27 aprile u.s. il libro a Santa Teresa Gallura, nella sua terra, dove il ricordo cocente di una deprecabile strage ancora fa sanguinare la ferita inferta alla gente dell’isola, ha ricevuto da parte del sindaco, avv. Antonio Fargiorgio, l’invito a presentarlo anche a Itri, come significativo gesto di riconciliazione tra le due comunità, dopo oltre cento anni dai tragici fatti del 1911. Dopo aver ricordato che, sempre alle 17,30 di sabato 5 ottobre, presso l’aula consiliare, oltre il romanzo storico di Solinas, troverà spazio, nella scaletta della serata, la piece teatrale di Nicola Maggiarra “Quando canta la civetta”, opera, questa, che fa riferimento a quelle pagine buie della storia tra Itrani e Sardi. Rino Solinas, tanto per aggiungere qualche veloce nota di presentazione, grati al compendio dell’avv. Enrico Duratorre, responsabile per la Comunicazione presso il comune aurunco e curatore della nota che riporta la notizia dell’atteso incontro,” con questo nuovo lavoro, dimostra ancora una volta di saper far convivere narrativa e storia, dando forma a una vicenda d’amore, attraverso personaggi e fatti, che fanno da sfondo a un avvenimento dai contorni tragici verificatosi nel lontano 1911 ad Itri, paese allora in provincia di Caserta. Un puzzle da costruire per il lettore, passo dopo passo, che lo porterà a comprendere quella realtà, che certamente non può essere considerata solo d’altri tempi. L’autore racconta gli avvenimenti con partecipazione, ma con diffuso senso di obiettività. L’autore prova a fare da mediatore attraverso la vicenda di Cicutenne ed Angelina, la sua amata, che lo fa ritornare in continente, dopo che si sono scambiati promesse d’amore eterno. È Itri, il paese dal quale, come tanti operai sardi, è dovuto andar via e dove ritornerà e troverà accoglienza. Potrà così continuare a dare vita a un amore, sbocciato tra le avversità, che continuerà a essere vivo nel corso degli anni. E come scrive nella sua prefazione al romanzo il prof. Emidio Quadrino: “Fa tutt’uno con il dramma umano vissuto dagli isolani nel 1911; verosimilmente legato con gli avvenimenti successivi al dramma, per la presenza di Sardi di prima e seconda generazione presenti tuttora a Itri e Fondi.” Prima dell’inizio dei lavori verrà proiettato un breve filmato che ripercorre le dolorose vicende dell’emigrazione sarda in cerca di lavoro per il mondo, curato dallo stesso autore. Il sindaco di Itri ha invitato i colleghi dei comuni di Santa Teresa Gallura, Pattada, Ottana e di Lanusei a intervenire alla presentazione, nonché il Direttore generale dell’Assessorato agli Enti Locali della Regione Sardegna”.
Orazio Ruggieri
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