In un palazzetto dello sport desolatamente vuoto, l’idea che potesse essere già brulicante di tecnici e personale per allestire il primo mondiale di boxe a Fondi lascia l’amaro in bocca a tutti, atleti e organizzatori. Ma Michael Magnesi, il giovane pugile italiano che venerdì 6 avrebbe dovuto combattere contro uno degli avversari più forti dei pesi superpiuma IBO, Patrick Kinigamazi, proprio da quegli spalti vuoti ora guarda sereno alla nuova data, quella del 27 novembre, per riprendere la sfida da dove è rimasta ferma.
«La notizia del blocco del match a causa del fatto che l’avversario è risultato positivo al coronavirus proprio mentre era in procinto di venire in Italia per il combattimento ci è arrivata addosso all’improvviso, ed è chiaro che c’è stata molta amarezza» ha detto Magnesi parlando proprio all’interno del (vuoto) palasport di Fondi. «Tutti gli sforzi per arrivare al peso giusto, alla forma giusta sembravano in un attimo svaniti».
Uno stop traumatico anche per l’organizzazione, che aveva con fatica messo in moto un meccanismo internazionale difficile da fermare senza danni, così di colpo, a poche ore dal match. Ma, dopo una nottata fatta di contatti, telefonate e consultazioni, ecco che viene fissata una nuova data: il 27 novembre, sempre a Fondi. Una svolta possibile soprattutto grazie al fatto che comunque l’atleta trovato positivo è asintomatico, per cui si spera che nell’arco di una decina di giorni possa tornare di nuovo attivo. «E poi – sottolinea Alessandra Branco, moglie e promoter di Magnesi, presente anche lei sugli spalti vuoti del palazzetto venerdì 6 a Fondi – i ringraziamenti vanno soprattutto al Comune di Fondi e al nostro sponsor, Le Cinéma Café, che hanno reso possibile l’impossibile con questa nuova data».
«A questo punto – riprende Michael – sono più sereno e guardo dritto alla nuova data. Sì, non è facile, ma si tratta ora di allungare un po’ l’allenamento in maniera mirata per non perdere ciò che ho raggiunto fino a oggi. Del resto non mi importa: il mio sguardo e la mia concentrazione sono diretti verso il 27 novembre».
Ma come si fa a riprendere il controllo dopo una notizia del genere a poche ore da un match atteso da sei mesi? Come si fa a smaltire l’adrenalina e l’ansia? Michael risponde con la calma di sempre: «Mah, io sono un tipo che non ‘sente’ tanto la tensione per questi momenti. Certo, alla notizia del blocco del match il nervosismo ha avuto la meglio, ma adesso sono sereno. Bisogna giocare bene la strategia a livello di allenamento, in quanto questo sport non è come tutti gli altri. Qui la preparazione ha un inizio ed una fine, e quella fine era prevista per oggi. D’ora in avanti c’è bisogno di prepararsi in un certo modo per non vanificare gli sforzi che mi hanno portato fino a qui».
Per la nuova data, la BBT di Davide Buccioni (manager di Magnesi) e la A&B Events di Alessandra Branco (promoter di Magnesi) sono al lavoro e saranno impegnati ancora per circa 20 giorni interrottamente per la perfetta riuscita dell’evento. Intanto, si attendono con non poca ansia i risultati del secondo tampone per Kinigamazi.
Ma cosa potrebbe accadere se l’avversario risultasse ancora positivo e quindi non idoneo per il match? Una ipotesi già prevista dagli organizzatori e che Michael spiega così: «Con match di questo calibro nulla può essere lasciato al caso, quindi da subito gli organizzatori hanno lavorato per trovare un eventuale sostituto, che è stato già individuato. Naturalmente non posso ancora svelare l’identità del pugile, anche se sono fiducioso che Kinigamazi ce la farà. Anzi gli auguro davvero una pronta guarigione».
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